HYDE PARK BOMB. CADE IL PROCESSO, “ERRORE MADORNALE DELLA PSNI”

“Errore madornale della PSNI”: così Matt Baggott ha definito le circostanze che hanno portato all’annullamento del processo contro John Downey, sospettato dell’IRA per la bomba ad Hyde Park
John Downey fu arrestato lo scorso maggio all’aeroporto di Gatwick mentre si recava in Grecia, e accusato formalmente di aver preso parte all’attentato ad Hyde Park; ma nel 2007, una lettera da parte della PSNI gli aveva assicurato di poter viaggiare, quando invece nel Regno Unito vigeva un mandato d’arresto contro di lui.
Questa la motivazione con la quale la difesa, una volta giunti in tribunale, ha vinto e ottenuto che Downey non fosse processato. Ad un’udienza precedente, l’avvocato di Downey aveva sottolineato che “il fatto che al suo cliente fosse stata inviata una lettera contenente false informazioni, viste le implicazioni che una simile vicenda può avere in Nord Irlanda, non fu solo un atto di negligenza, ma di totale sconsideratezza”.
Secondo quanto dichiarato in tribunale, infatti, la PSNI era cosciente del fatto che fosse in vigore un mandato di arresto per Downey, ma non fece nulla per correggere l’errore del 2007.
Oggi, la Crown Court ha annunciato che non si appellerà contro la decisione del giudice, pur riconoscendo “il dolore delle famiglie che ogni giorno devono affrontare le conseguenze di quei terribili eventi”.
Le famiglie dei quattro soldati rimasti uccisi si erano dichiarate “profondamente turbate e rattristate” dalla scelta di non tenere un processo; ed è a loro che oggi Matt Baggott ha rivolto le proprie scuse.
“Rimpiango profondamente quell’errore, perché non sarebbe dovuto accadere”, ha dichiarato, assicurando che sono in corso controlli su casi simili.
Alle sue parole ha fatto eco Sir Hugh Orde, che era Chief Constable della PSNI all’epoca dei fatti, mentre Theresa Villiers, l’attuale Segretario di Stato, ha dichiarato che gli eventi “devono essere materia di profonda riflessione da parte della PSNI”.
L’autobomba, piazzata in South Carriage Drive il 20 luglio 1982, uccise quattro soldati che si stavano dirigendo a cavallo verso Buckingham Palace. Si chiamavan Roy Bright, Dennis Daly, Simon Tipper e Jeffrey Young.
Dopo che le indagini – tramite il DNA rinvenuto su un biglietto del parcheggio e un identikit fornito da due testimoni – condussero a Downey, un emesso un mandato ma non richiesta l’estradizione dalla Repubblica d’Irlanda, dove egli si trovava all’epoca (1989). Nel 2007 la lettera della PSNI gli assicurò che non rischiava l’arresto per via di uno schema che la polizia stava seguendo, omettendo per errore che nel Regno Unito il mandato non fosse mai stato ritirato.
Downey ha rifiutato di rilasciare commenti.
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