PUNTI DI VISTA

Punti di Vista e Confronti

 


REPUBBLICANI A CONFRONTO

Abbiamo posto una serie di domande a 3 repubblicani di età differente, vicini all’ideologia politica di 3 movimenti repubblicani differenti. Per ragioni comprensibili non hanno voluto rendere note le loro generalità, ma come da loro suggerito li identificheremo in questo modo:

Ruari (Antrim)
Tommy (Bellaghy)
Republican (Belfast)

Quanti anni hai?

Ruari: 21 anni

Tommy: 35 anni

Republican: 41 anni

Come definiresti la tua ideologia politica?

Ruari: un repubblicano irlandese, con alcune tendenze socialiste

Tommy: Un vero repubblicano (e fiero di essere tale)

Republican: Repubblicano

Sei cattolico?

Ruari: Provengo da un background cattolico, da una famiglia essenzialmente cattolica, ma io non mi considero più tale. Principalmente è dovuto a contraddizioni che riscontro nell’organizzazione (cattolica ndr), piuttosto che a rancori di tipo spirituale o religioso.

Tommy: Sì (anche se devo ammettere che la mia fede è poca)

Republican:

Hai mai avuto amici appartenenti alla fazione opposta?

Ruari: Immagino ti stia riferendo alla comunità unionista. Ho amici che sono unionisti, ma generalmente la politica non condiziona l’amicizia, a meno che non saltino fuori discussioni su tematiche di attualità. Penso che molti di loro siano indifferenti nei confronti della politica.  Ovviamente, proveniendo da una determinata comunità, i miei amici sono soprattutto nazionalisti/repubblicani.

Tommy: Un tempo ero un sostenitore della Provisional IRA e del Provisional Sinn Fein, ma quando nel 1986 hanno deviato la loro rotta politica, la mia intera famiglia si è allontanata dai loro ideali. La lotta armata era al culmine e il PSF pensava solo ai propri voti. La mia famiglia, come molte altre, vedevamo in Ruari O Braidaigh il vero leader della lotta.
Martin McGuinness e Gerry Adams erano più interessati dalla loro gloria personale ed era solo l’inizio della fine.
Ci accorgiamo ora che gli amici costituiscono dei grandi nemici.

Republican:

Hai avuto un’infanzia difficile?

Ruari: La mia infanzia non è mai stata difficile a causa della politica o di azioni che riguardavano la politica. Finanziariamente non siamo mai stati ricchi, ma abbiamo sempre avuto ciò di cui avevamo bisogno, piuttosto di ciò che realmente volevamo. Penso che crescere in un paese circondato dalla campagna e in un’atmosfera in cui la preoccupazione maggiore fosse la scelta dei giocatori della partita di hurling la domenica, mi abbia regalato un’infanzia molto soddisfacente.

Tommy: No, io ho avuto un’infanzia bellissima – in famiglia eravamo tutti molto vicini e l’ideologia repubblicana era forte; non abbiamo mai ceduto davanti all’oppressione e all’occupazione Britannica. Ho assistito all’uccisione e arresto di numerosi familiari e amici, ma la loro convinzione, il loro credo politico, trasmetteva forza a me e alla mia famiglia.
L’unione d’Irlanda era l’obiettivo allora, ed è l’obiettivo adesso.
Il diritto della nazione irlandese, e di alcuni o di tutti coloro che vi appartengono, a lottare contro l’occupazione Britannica persiste ancora.

RepublicanHo avuto un buona educazione familiare ma c’era la guerra nelle nostre strade…

Quanto è stata influenzata la tua infanzia dai Troubles?

Ruari:  Credo che nella mia prima infanzia non mi abbiano influenzato molto; la città in cui sono cresciuto era nazionalista/repubblicana in modo schiacciante. All’età di 12 o 13 anni ho sentito il desiderio di uscire dalla mia cittadina. Se volevamo andare a Ballymena (ndr città a netta prevalenza protestante) per fare delle compere, incontrare ragazze etc dovevamo ricordarci sempre di non indossare le magliette della GAA(ndr hurling e quindi simbolo cattolico) o del Celtic per timore di essere attaccati dai giovani di Ballymena. E’ successo, occasionalmente, ma per fortuna niente di più di qualche botta. E’ stata intorno a quest’età che ho cominciato ad interessarmi di politica: leggendo libri, ascoltando musica repubblicana, creandomi così una volontà di conoscenza riguardo la lotta (ndr repubblicana)

Tommy:  Hanno influito molto sulla mia infanzia, dato che sono cresciuto a Bellaghy, Co. Derry, paese d’origine di Francis Hughes e Tomas McElwee, che sacrificarono la loro vita nello sciopero della fame per le 5 richieste, a Long Kesh.
Nella zona in cui vivevo abitava anche la famiglia McGlinchey e Dominic McGlichey, uno dei rivoluzionari più temuti della lotta.
Il sud di Derry soffrì molto durante i Troubles a causa di molte famiglie che perdevano padri, figli e figlie.
Nella zona in cui vivevo, l’IRA era sostenuta al 100% in tutte le sue  attività; io ammiro profondamente il coraggio e l’altruismo dei volunteers che combattevano i britannici.

Republican: Il conflitto ha avuto un ruolo molto importante nella mia crescita e ha creato le basi per il mio futuro.

Hai mai perso un familiare a causa dei Troubles?

Ruari:  Non direttamente. Alcuni membri della famiglia di mia madre erano attivisti repubblicani. Sono stati tormentati, arrestati e minacciati etc compreso essere trascinati a Castlereagh. Poco tempo dopo uno di questi incidenti, mio zio morì per un problema al cuore. Era giovane, non ancora trentenne e senza precedenti in famiglia di tali problemi cardiaci; ritengo si possa concludere con certezza che siano state le torture a Castlereagh ad ucciderlo. Al suo funerale la famiglia rifiutò i colori dell’IRA come scelta personale. Ero solo un bambino e ricordo quest’episodio solo perchè vi era un musicista che suonava (un uomo che ho recentemente rivisto) e perchè fu una delle poche volte che vidi mia madre piangere.

Tommy: Ho perso uno zio e due cugini durante il conflitto, e quattro amici furono giustiziati in servizio attivo in Clonoe, Co. Tyrone, il 16 febbraio 1992 (Kevin Barry O’Donnell, Sean O’Farrell, Paddy Vincent e Peter Clancy).

RepublicanHanno tentato di uccidere alcuni miei familiari con colpi di pistola e alcuni miei amici sono stati uccisi.

Capita spesso di parlare di politica in famiglia, o preferite evitare l’argomento?

Ruari:  Raramente parliamo di politica all’interno della famiglia. Non è la politica che deve essere ricordata ma le persone dietro di essa. Ogni tanto qualcuno raccontava qualche ricordo legato a lui (ndr lo zio), e i loro volti si illuminavano al suo semplice ricordo.

Tommy: I Troubles erano un argomento di cui parlavamo quotidianamente ed eravamo dei grandi sotenitori dell’Oglaigh na heireann. Abbiamo sempre sostenuto, da famiglia, le famiglie dei prigionieri. L’argomento del conflitto non è mai stato evitato in nessuna occasione.

RepublicanNe parliamo molto frequentemente.

Cosa significa oggi essere repubblicani?

Ruari: Essere un repubblicano in questi giorni è qualcosa che avrei difficoltà a paragonare a ciò che rappresentava nel passato, principalmente perchè non sono mai stato repubblicano in altri periodi, ma secondo me significa essere sicuro dei propri ideali ed essere pronti a coalizzarsi con altre persone per combattere l’apatia e l’indifferenza politica che si è diffusa e continua a diffondersi in Irlanda. Non ho dubbi sul fatto che i repubblicani recupereranno le forze e la convinzione del passato, e che saranno in grado di combattere l’occupazione britannica in tutte le zone, fin quando l’Irlanda non avrà ottenuto ciò che si merita: una nazione del popolo e per il popolo. Mi viene in mente questa citazione di Padraig Pearse: ‘Dovete credere che anche noi amiamo la libertà, e la vogliamo. Noi la desideriamo più di qualunque altra cosa al mondo. Se per opera vostra dovessimo cadere, ci rialzeremo e ricominceremo la lotta. Non potete conquistare l’Irlanda; non potete reprimere la nostra passione per la libertà; se i nostri sforzi non sono stati sufficienti a conquistare la libertà, allora i nostri figli la otterranno con imprese migliori.’

Tommy: Per me non è mai cambiato. La fine del dominio britannico in Irlanda e l’unione di tutta la popolazione irlandese; il sostegno dei rivoluzionari, che scelsero di prendere le armi per combattere il nemico, e dei prigionieri. Le parole dei Wolfe Tone sono tanto rilevanti oggi, quanto lo erano ai tempi dei Troubles.

RepublicanSignifica ciò che ha sempre significato: orgoglio, forza e determinazione.

Hai mai partecipato ad una protesta o rivolta?

Ruari: Sono stato coinvolto in numerose proteste riguardo molti argomenti che appoggiavo. Recentemente ho partecipato a proteste per i casi di Terry Mccafferty e Colin Duffy, etc e a commemorazioni come quella per la settimana di Pasqua (Easter Rising ndr). Rivolte non sono mai state un fatto comune nella mia zona dove i poliziotti sembravano avere una condotta tale da non provocare tensioni nei loro confronti, comunque rivolte scoppiavano occasionalmente e i giovani, me compreso, resistevano.

Tommy: Sì, sin da molto giovane ho partecipato a proteste contro lo Stato britannico, la collusione, le marce orangiste, le marce per i prigionieri, e ho partecipato a rivolte contro le forze che occupavano la mia patria.

Republican: Si

Recentemente Martin McGuinness si è rivolto ai dissidenti repubblicani definendoli come ‘traditori’. Sei d’accordo con questa definizione?

Ruari: Prima di tutto non li chiamerei dissidenti perchè, ai miei occhi, seguono i loro ideali e la loro politica e non si discostano da essa. Presumo che ci si riferisca all’IRA; io sono in completo disaccordo con Mcguinness e con il suo giudizio. Questi sono uomini che rischiano la loro libertà e la loro vita, inseguendo il meglio per l’Irlanda e per il suo popolo in determinate circostanze. Non penso ci possa essere alcuna questione di tradimento; questi sono uomini che rifiutano di cambiare idea o di discostarsi dai loro ideali politici: una repubblica sovrana a 32 contee.

Tommy: Le parole di Martin McGuinness non sono altro che le parole di un informatore! Il diritto di ricorrere alle armi permane, e nessun Provo fermerà l’ascesa del repubblicanesimo rivoluzionario. In ogni generazione c’è stato qualcuno come il nostro ex-compagno Martin ha voltato le spalle alla sua stessa gente, e il movimento è sopravvissuto. Il movimento fu messo in ginocchio negli anni ’60 e fu ricreato dal nulla ripetutamente. Questa volta non sarà diverso. Il deputato McGuinness ha scelto di assumere un ruolo autorevole in un governo fantoccio, che gestisce il potere britannico in Irlanda. Le parole di Martin e dei suoi seguaci non allontaneranno le armi e lui, come Michael Collins, può cadere sulla sua stessa spade.

Republican: I dissidenti repubblicani hanno preso di mira principalmente i repubblicani e hanno cercato di dividere la comunità repubblicana, in alcuni casi per vantaggi personali. Alcuni dissidenti repubblicani sono coinvolti in comportamenti anti sociali nelle aree repubblicane, essi non hanno nessuna visione o alternativa ed è per questi motivo che sono d’accordo con quanto affermato da Martin McGuinness.

Credi in un’Irlanda unita prima del 2016 come è stato recentemente affermato?

Ruari: Sinceramente non vedo possibilità di come possa accadere, comunque vorrei profondamente sbagliarmi.

Tommy: L’unità dell’Irlanda è l’obiettivo più grande, e deve essere raggiunto a tutti i costi! La direzione che il PSF ha intrapreso ha retrocesso la situazione irlandese di 100 anni. Un’unione della nazione entro il 2016 è un’utopia a causa degli Accordi del Venerdì Santo, e se il PSF pensa che si possa avverare si sta solamente illudendo. La lotta armata è l’unico modo in cui si possa constringere il dominio britannico ad abbandonare le 6 contee occupate. Verso la Vittoria – Oglaigh na hEireann Abu!

RepublicanNon so se sarà per il 2016, ma siamo sulla strada che condurrà alla riunificazione e se rimarremo uniti ed impegnati nello stesso progetto, la riunificazione avverrà molto velocemente.

Credi che coinvolgere gli unionisti in un ipotetico processo di unità sia indispensabile oppure credi sia meglio tenerli a distanza?

Ruari:  La comunità unionista è e deve essere partecipe del processo d’unione dell’Irlanda, quanto la comunità nazionalista; l’unione dell’Irlanda non è semplicemente una questione di unire il nord al sud, ma si tratta di formare il sistema migliore per tutti gli abitanti dell’isola, e quindi permettere che tutti abbiano il diritto di esprimere la loro opinione e di intervenire in ciò che influenza quotidianamente loro e il loro governo. Tuttavia è il desiderio della maggior parte degli Irlandesi di avere un’Irlanda unita, quindi non vedo perchè una minoranza debba prendere il controllo sulla maggioranza solo per via di un confine ingiusto ed innaturale, imposto contrastando l’esplicita volontà del popolo irlandese. Sostengo, inoltre, che un’Irlanda unita con tendenze socialiste sarebbe a vantaggio di tutti coloro che ci vivano rispetto ad un governo britannico che controlli 6 contee ed un governo britannico dell’ovest che ne controlli 26. L’obiettivo del Repubblicanesimo non è semplicemente ‘l’unione dell’Irlanda’ per cambiare il nome del medesimo sistema, bensì si tratta di cambiare il sistema in sè e renderne conto alla popolazione. E’ la popolazione che dovrebbe controllare l’Irlanda; non il governo.

Tommy: La riunificazione dell’Irlanda è sempre stata una questione di unire la comunità cattolica a quella protestante in una sola nazione. La popolazione protestante dovrebbe essere accolta in un’Irlanda unita, e insieme dovremmo costruire un’identità nazionale forte. Gli inglesi di sicuro non li vogliono, per quanto la gente cerchi di convincersi del contrario.

RepublicanSe vogliamo raggiungere l’obietto di una Irlanda unita la cosa più importante è che ognuno abbia il suo ruolo da svolgere.Gli unionisti vivono su quest’isola quindi dobbiamo condurre loro sulla stessa strada che porta all’Irlanda unita. Altrimenti sarà impossibile raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissi. Noi non tratteremo nessuno come cittadino di seconda classe, ossia il modo in cui repubblicani, cattolici e nazionalisti sono stati trattati per intere generazioni.

Quali sono, secondo te, le tappe fondamentali per arrivare ad un’Irlanda unita?

Ruari: Penso che il primo elemento da eliminare sia la progressiva percezione che questa situazione sia ‘normale’, evento che sta conducendo alla diffusione di un senso di indifferenza politica da parte degli irlandesi nei confronti dell’occupazione Britannica. Un’occupazione non è ‘normale’, né mai dovrebbe apparire come tale. Questo processo sta conducendo il popolo d’Irlanda ad accettare ciò che hanno, e quindi ad ignorare il loro diritto di ottenere qualcosa di migliore non solamente per sè, ma per le loro famiglie e le future generazioni. Penso che la radicalizzazione dei giovani sia un altro elemento essenziale al proseguimento della lotta. Così come l’Accordo del Venerdì Santo ha placato molta della resistenza all’occupazione britannica, anche il coinvolgimento dei giovani è diminuito molto. Sono i giovani il futuro del movimento e, come tali, devono essere educati in base agli ideali repubblicani; è necessario che venga trasmessa loro la vera essenza dell’essere repubblicano, gli ideali, il perchè debbano rischiare così tanto per questi ideali.

Tommy: Costruire una famiglia repubblicana forte e coerente, con l’obiettivo di eliminare il dominio britannico ed accogliere la popolazione protestante per trovare una soluzione che coinvolga l’intera isola. Ciò che lo SF ha fatto è stato semplicemente girare intorno all’unione dell’isola e non è riuscito a instaurare un rapporto con la comunità protestante in relazione al dibattito sulle loro prospettive, paure e aspirazioni per il futuro. Gli Accordi del Venerdì Santo, in pratica, prevedono che nel momento in cui la maggioranza delle persone vorranno l’unione dell’Irlanda, questa sarà possible; ma io vorrei chiedere allo SF cosa stia facendo per far sì che ci si muova verso questo obiettivo.

RepublicanUnendo tutte le persone con uno scopo comune e il Sinn Fein ha creato un movimento di massa che assicura che questo giorno arriverà quanto prima.

Considerando gli ultimi 40 anni, quale evento consideri più importante nella lotta per l’indipendenza?

Ruari:  Negli ultimo 40 anni sono accaduti moltissimi eventi importanti che hanno influenzato la situazione politica odierna; per esempio possiamo ricordare le proteste per I diritti civili negli anni 60, l’incendio di Belfast nel ’69, la battaglia di Bogside, Bloody Sunday nel 72’, Sunningdale nel ’73, gli scioperi della fame nei primi anni ’80. Ce ne sono tantissimi, e riempirei pagine e pagine ad elencarli tutti, ma penso che l’avvenimento che abbia avuto il maggior impatto sia stata la fondazione dei Provo’s nei primi anni ’70, allontanandosi dagli Officials quando la loro gente aveva bisogno di loro. I Nazionalisti contrastarono con convinzione l’occupazione britannica, questo fu l’unico elemento costantemente presente nell’arco di tempo trascorso, fino a quando si arrivò alla tregua. Il popolo irlandese ha il merito di essersi battuto per così tanto tempo, ma questo ha portato tuttavia a ciò che io reputo sia l’evento più importante della storia della lotta irlandese in tempi recenti: l’Accordo del Venerdì Santo. Purtroppo sostengo che questo patto abbia solamente aggiunto un ulteriore ostacolo al raggiungimento del nostro obiettivo, dato che riconosceva al governo britannico il veto nei confronti della nostra indipendenza e portò molti repubblicani convinti a sostenere, attraverso le vie di Stormont, lo stesso potere contro cui prima lottavano. È tempo di ricostruire il repubblicanesimo. Una cosa è poca ma sicura: fin quando ci sarà l’occupazione Britannica, ci sarà la resistenza irlandese.

Tommy: Le marce per i diritti civili – per aver dato ai nazionalisti una voce in uno staterello protestante. Bloody Sunday – per aver mostrato cosa fossero e sono in realtà i britannici: un tiranno che occupa la nostra terra. Gli scioperi della fame – l’unione della voce nazionalista e quella repubblicana, unite in una lotta comune. Il bombardamento a Canary Wharf – per aver dimostrato ai britannici la forza del repubblicanesimo nel loro stesso territorio. Il processo di pace – per aver esposto lo PSF come un gruppo di gangsters affamati di gloria e denaro.

RepublicanCi sono stati molti eventi di una certa rilevanza nella lotta per l’indipendenza. La campagna dell’IRA in Inghilterra oppure quando i Ministri Britannici e i sovrintendenti dell’esercito hanno dichiarato che non sarebbero mai riusciti a sconfiggere l’IRA militarmente. Ciò fu la dimostrazione che la Gran Bretagna iniziava a prendere in considerazione il ritiro dall’Irlanda.

Scegli una parola per meglio descrivere le persone di cui ti elencherò il nome.

Ruari

Margaret Thatcher – Senza cuore
Bobby Sands – Esemplare
Hugh Orde – Professionale
Brendan Hughes – Fedele
Denis Donaldson – Traditore
Gerry Adams – Barbone

Tommy

Margaret Thatcher – Tiranno
Bobby Sands – Coraggioso
Hugh Orde – Oppressore
Brendan Hughes – Compagno (comrade)
Denis Donaldson – Informatore
Gerry Adams – Traditore

Republican

Margaret Thatcher –  Odiosa
Bobby Sands – Eroico
Hugh Orde –  Inglese
Brendan Hughes –  Valoroso
Denis Donaldson –  Traditore
Gerry Adams –  Leader





Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.