DERRY RICORDA LE VITTIME DELLA BLOODY SUNDAY, IN MIGLIAIA IN MARCIA PER LA GIUSTIZIA

In migliaia hanno marciato dai Creggan Shops di Derry fino al Free Derry Corner, in occasione del 47° Anniversario della Bloody Sunday del 30 gennaio 1972

Come ogni anno si è tenuta la Bloody Sunday March for Justice, manifestazione culmine di una serie di eventiin commemorazione del 47° anniversario della strage di civili per mano del Reggimento Paracadutisti del Bristish Army.

Quattordici furono le vittime.

Nonostante il Rapporto Saville, che nel 2010 stabili che tutte le vittime e i feriti erano innocenti; nonostante le scuse ufficiali da parte del governo britannico, che per bocca dell’allora Primo Ministro David Cameron, dichiarò quanto accaduto “Ingiustificato ed ingiustificabile“; nonostante le indagini aperte dalla PSNI a cui è seguita un’inchiesta del PPS, i familiari sono ancora in attesa che giustizia sia fatta.

Il Rapporto Saville, costato 195 milioni di sterline, la più lunga e costosa inchiesta britannica, dimostrò che:

  • Nessuna delle vittime aveva rappresentato una minaccia o ha fatto qualcosa che giustificasse la loro uccisione
  • Nessun avvertimento era stato dato a nessuno dei civili, prima che i soldati aprissero il fuoco
  • Nessuno dei soldati ha sparato in risposta  ad attacchi con molotov o lanci di pietre
  • Alcuni di quelli uccisi o feriti stavano chiaramente fuggendo o andando ad aiutare persono già ferite o morenti
  • Molti dei soldati hanno mentito sulle loro azioni

La marcia di ieri, 30 gennaio, ha contato migliaia di presenze, che hanno seguito il percorso originario della marcia per i diritti civili del 30 gennaio 1972, per poi terminare al Free Derry Corner, con il consueto discorso a conclusione della manifestazione.

Il discorso di Bernadette Devlin, dal palco presso il Free Derry Corner, a conclusione della marcia. Si ringrazia Riccardo Michelucci

Come ogni anno, la Bloody Sunday March for Justice è occasione per ricordare anche altri casi tutt’ora irrisolti, tra cui il Massacro di Ballymurphy e il più recente caso di ‘errore giudiziario’, quello dei Craigavon 2.

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Kate Nash al centro, baluardo della campagna per la giustizia sulla Bloody Sunday

Kate Nash, sorella di William ucciso a colpi d’arma da fuoco in Rossville Street il 30 gennaio 1972, ha dichiarato a UTV News: “Facciamo in modo che le cose inizino e procedano, abbiamo aspettato 47 anni, quindi sarebbe bello mettere finalmente la parola fine”.

Galleria fotografica tratta dal
Belfast Telegraph

Altre immagini da Twitter

 

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