LE SCUSE DI KAREN BRADLEY PER I COMMENTI SUGLI OMICIDI DEI TROUBLES

Il Segretario di Stato per il Nord Irlanda, è stato ‘costretto’ a presentare pubbliche scuse all’indomani dei commenti sugli omicidi per mano del British Army all’epoca dei Troubles, e per aggirare lo spettro della dimissioni invocate da più parti politiche

Karen Bradley, Segretario di Stato per il Nord Irlanda, si è trovata a dover affrontare la richiesta pubblica di dimissioni dopo i commenti rilasciati ieri a Westminster, secondo cui i crimini commessi dai soldati del British Army e dalle forze di sicurezza, durante i Troubles, “non sono reati”.

Lo scorso fine settimana il Daily Telegraph aveva rivelato che il 14 marzo il Public Prosecution Service si esprimerà sull’eventuale procedimento giudiziario per omicidio, che potrebbero dover affrontare 4 dei soldati coinvolti nella Bloody Sunday.

Suscitando il disappunto politico e l’indignazione dei familiari della vittime, martedì Karn Bradley aveva dichiarato:  “oltre il 90% delle uccisioni durante i Troubles sono state per mano di terroristi, ognuno di questi era un crimine …Meno del 10% per mano delle forze militari e di polizia e non si è trattato di crimini. Erano persone che agivano dietro ordini e  istruzione e adempievano al loro dovere in modo dignitoso e appropriato”.

Il leader del SDLP, Colum Eastwood e la vicepresidente dello Sinn Fein, Michelle O’Neill, aveva invitato la Bradley a ritirare le proprie affermazioni.
Ferma la risposta dei familiari John Kelly e Kate Nash – entrambi persero un fratello il 30 gennaio del 1972 a Derry – nel chiedere le dimissioni immediate del Segretario di Stato.

Nella seduta di mercoledì alla House of Commons, Karen Bradley ha detto di essere “profondamente dispiaciuta per l’offesa e il danno che le mie parole hanno causato”.
“Il linguaggio era sbagliato e anche se non era mia intenzione, è stato profondamente insensibile nei confronti di molti di coloro che hanno perso i propri cari”.
“So quanto sia crudo il dolore di quelle famiglie, che ho incontrato personalmente,  e capisco perfettamente perché vogliono che giustizia sia correttamente fatta”.
Ha proseguito: “Condivido questo obiettivo ed è per questo che ho lanciato la pubblica consultazione per affrontare l’eredità dei problemi”.
“La mia posizione e la posizione di questo governo è chiara: crediamo fondamentalmente nello stato di diritto”.
“Laddove vi siano prove di illeciti, si deve perseguire senza timori o favoreggiamenti nei confronti di chi potrebbe averli perpetrati”.
“Questo è un principio che sta alla base del nostro approccio alla gestione dell’eredità dei Troubles e non intendiamo tradirlo”.

Tratto da Politics Home

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