1972-2012: BLOODY SUNDAY COMMEMORATION WEEKEND

Gli ‘Hooded Men’ erano un gruppo di internati che nel 1971 erano sistematicamente torturati dalle forze armate britanniche. Di seguito, pubblichiamo l’invito degli ‘Hooded Men’ superstiti a prendere parte alla March for Justice organizzata per domani, 29 gennaio, e l’intero programma degli eventi del Bloody Sunday Weekend 2012

da Irish Republican News

Traduzione a cura di Elena Chiorino

Quarant’anni fa, il governo di Stormont vietò la marcia per i Diritti Civili organizzata a Derry per il 30 gennaio 1972. Il divieto non fermò la marcia, ma il governo britannico dei Tory continuò con la strategia di contro-insurrezione che era iniziata nel 1971 con l’introduzione dell’internamento, e che culminò tragicamente con l’esercito che sparava su una pacifica manifestazione contro il terrorismo di stato. Oggi, un altro governo dei Tory e la sua mezza direzione a Stormont nega i diritti umani e civili continuando a sostenere l’internamento e inoltre tentando, con mezzi piuttosto disperati, di impedire alla gente di marciare di nuovo in difesa di questi diritti. Il 29 gennaio noi, ex internati di Long Kesh, ci uniremo alla marcia che segnerà il quarantesimo anniversario della Bloody Sunday di Derry. Marceremo sotto una bandiera che invocherà la fine dell’internamento nel 2012, e fra noi ci saranno i sopravvissuti all’hooded treatment, che subirono torture nell’agosto 1971.
Invitiamo tutti gli ex internati ed ex prigionieri che leggano questa lettera ad unirsi a noi e aiutarci a portare la nostra bandiera.
Oggi, si può venire internati senza processo per un capriccio di un Segretario di Stato inglese. Questo internamento di oggi è uguale in tutto tranne che nel nome a quello introdotto nell’agosto 1971, ed è la stessa repressione contro cui la gente nel gennaio 1972 marciò tanto coraggiosamente. Ci opponiamo all’internamento in qualunque modo gli inglesi decidano di imporlo – che sia con la ‘sospensione delle licenze’, con la negazione dei perdoni, con l’uso di corti senza giuria o la serie di altri metodi repressivi che hanno a disposizione.  Marceremo in difesa dei diritti umani, in protesta contro l’internamento dei nostri giorni e in opposizione alla tortura che in Irlanda e altrove lo stato britannico continua a praticare. Nel farlo, onoreremo la memoria degli uomini, delle donne e dei bambini coraggiosi che quarant’anni fa marciarono sulle strade di Derry per la nostra libertà e furono assassinati, feriti e brutalizzati dall’esercito britannico. Ricorderemo anche i nostri amici che morirono prematuramente a causa delle torture – Pat Shivers di Toomebridge, Mickey Montgomery di Derry e Sean McKenna di Newry.
La marcia del 30 gennaio 1972 era una protesta contro l’internamento e la tortura – crimini di cui lo stato britannico si è macchiato per terrorizzare la popolazione delle Sei Contee. Tutte le richieste del popolare Civil Rights Movement, che il massacro della Bloody Sunday aveva lo scopo di distruggere, sono rimaste insoddisfatte. Oggi, il diritto ad abitazioni dignitose e al lavoro è negato ai giovani in tutta l’Irlanda, mentre lo sfrontato abuso dei poteri di stop and search colpisce non solo gli adulti, ma addirittura i bambini sulla strada per andare a scuola o tornare a casa. Insieme alla diffusa brutalità della PSNI durante le operazioni di arresto, i raid e altre violenze ‘di routine’, questi abusi non fanno che comprovare che le Sei Contee continuano ad essere uno stato di polizia.
L’ordine di commettere un omicidio di massa fu inviato a Derry esattamente come in ogni altra insurrezione anti-colonialistica di ogni altra popolazione contro lo stato britannico. Queste politiche di repressione rimangono una strategia centrale dello stato britannico odierno: l’internamento è ancora in vigore in Irlanda, e i prigionieri a Maghaberry sono costretti a subire ogni giorno la tortura delle strip searches. E gli abusi sui diritti umani non finiscono qui: tramite l’esercito e le agenzie di intelligence, gli inglesi continuano a torturare i prigionieri all’estero, sia in territori occupati sia per conto di dittatori-clienti come Muammar Gheddafi attraverso pratiche come la detenzione illegale, i rapimenti e gli omicidi immediati.
Non lasciamo che singoli individui o partiti politici credano di avere l’esclusiva sulla Bloody Sunday March. La gente di Derry si mobilitò nel gennaio 1972 in una coraggiosa, eccezionale e popolare protesta contro l’internamento e in difesa di diritti umani universali. Il loro coraggio continua ad essere fonte d’ispirazione in tutto il mondo, e il loro esempio avrà sempre una risonanza globale; è per questo che siamo convinti che la marcia per il quarantesimo anniversario della Bloody Sunday debba esserci, perché i diritti umani e civili sono tutt’oggi negati dallo stato britannico e i suoi rappresentanti a Stormont.
Invitiamo chiunque creda in questi diritti fondamentali ed universali ad unirsi alla marcia e a mostrare la loro opposizione alla repressione, all’internamento e alla tortura, ovunque siano perpetrati. Nel farlo, celebreremo il quarantesimo anniversario della Bloody Sunday e inspireremo di nuovo il mondo dichiarando che nessuna scusa da parte di qualunque governo britannico sarà accettabile finché loro e i loro alleati continueranno a terrorizzare chi combatte l’oppressione e crede nella libertà.
Partecipando alla marcia, contribuiremo a costruire un grandioso e duraturo monumento alla memoria di tutti coloro che sono morti protestando contro l’internamento e in difesa di tutti i nostri diritti civili.

Michael Donnelly, Derry
Gerry McKerr, Lurgan
Patrick McNally, Armagh
Brian Turley, Armagh
Francie McGuigan, Belfast
Kevin Hannaway, Belfast
Joe Clark, Belfast
Jim Auld, Belfast

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BLOODY SUNDAY WEEKEND 2012 – PROGRAMMA

Venerdì 27 gennaio

Bloody Sunday Memorial Concert, con il cantante dI fama mondiale Frances Black e ospiti speciali. Biglietti acquistabili al Museum of Free Derry
Culturlann Ui Chanain – 7.30 pm.
Ingresso: #7.50

Sabato 28 gennaio

Seduta di firme del libro Setting the Truth Free – The Inside Story of the Bloody Sunday Justice Campaign di Julieann Campbell
Eason’s, Foyleside, 2.00 pm

Uniting Ireland Conference – Towards A New Republic: dibattito organizzato dalo Sinn Féin sui benefici della riunificazione dell’Irlanda. Oratori di alto profilo da più frangenti della società Irlandese si riuniscono per discutere dei meriti di una Nuova Repubblica. Fra loro, il Presidente dello Sinn Féin Gerry Adams e il Vice Primo Ministro Martin McGuinness.
Millennium Forum, 2.00 pm

2012 Bloody Sunday Lecture, tenuta dal prominente avvocato Michael Mansfield e presentata da Geraldine Finucane.
Millennium Forum, 7.30 pm
Ingresso su donazione

Domenica 29 gennaio

40th anniversary Bloody Sunday Memorial Service
Bloody Sunday Monument, Rossville Street, 1.00 pm

The Saville Report and Gerald Donaghey – Unfinished Business: tramite il mezzo del teatro questo evento organizzato dal Pat Finucane Centre e dal Bloody Sunday Events Committee esaminerà le conclusion del Saville Report nei confronti di Gerald Donaghey. Il rapporto è stato inequivocabile nel non trovare alcuna giustificazione per il suo omicidio. Tuttavia, l’indagine non è giunta ad alcuna conclusione chiara sul controverso dubbio che le bombe a chiodi siano state o meno collocate sul suo corpo dopo che era stato ucciso. Questo evento, della durata di un’ora, includerà l’ascolto delle testimonianze dei civili, dell’esercito britannico e del RUC così come le ha udite il Bloody Sunday Tribunal ed esaminerà i motivi per il quale questa questione non è stata risolta. E rimane irrisolta non solo per la famiglia Donaghey ma per l’intera comunità. Interverranno  Eamonn McCann (Bloody Sunday Trust) e Jane Winter (British Irish Rights Watch), membri della famiglia Donaghey e testimoni oculari.
Culturlann Ui Chanain, 2.00 pm

Bloody Sunday March for Justice
Ionad / Venue: Creggan Shops 2:30 pm

‘Lost Youth – Songs of Solidarity’ – lancio del CD e concerto: ‘Lost Youth – Songs of Solidarity’ è un CD in beneficenza per un giovane attore di teatro Palestinese in carcere dal 2005. Quindici anni, Mohammed fu preso dai soldati mentre viaggiava con altri ragazzi per prendere parte in un tour di danza e teatro in Irlanda, Scozia ed Inghilterra. Una parte del ricavato sarà impiegato per il problema dei prigionieri bambini.
Ricco, appassionato e coinvolgente, l’album contiene un eclettico mix di canzoni e brani di generi variegati. Tracce di musica tradizionale Irlandese e Basca si congiungono perfettamente ad un provocante folk politico e all’hip-hop Palestinese.  Fra i partecipanti al progetto: Grainne Holland, Barry Kerr, Cormac Breatnach, Pol Mac Adaim, David Rovics, Lowkey, DAM, Arramazka, Mickey Coleman, Declan McLaughlin, Kila, Damien Dempsey.
Sandino’s Bar, 6.00 pm

Lunedì 30 gennaio

Minuti di silenzio in memoria delle vittime della Bloody Sunday
Bloody Sunday Monument, Rossville Street, 4.00 pm

Bloody Sunday Memorial Mass
St Mary’s, Creggan, 7.30 pm

Debutto della pièce Heroes With Their Hands in the Air. Adattamento teatrale del libro The Bloody Sunday Inquiry: The Families Speak Out di Eamonn McCann, questa rappresentazione dà un’intensa interpretazione del sentimento di perdita durante la ricerca della giustizia. Heroes With Their Hands In The Air dipinge le famiglie e le vittime nella loro implacabile battaglia per vendicare i propri cari e se stessi durante il più lungo procedimento giudiziario della storia del paese.
The Playhouse, Artillery Street, 8.30 pm
In scena anche martedì 31 gennaio ore 4.00 pm, venerdì 3 febbraio ore 8.00 pm e sabato 4 febbraio ore 8.00 pm.
Ingresso: $10 (Pomeridiana di martedì $7.50)

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