TROUBLES AMNESTY, ANCORA NESSUNA DECISIONE PER I MILITARI IMPLICATI NELLA BLOODY SUNDAY

La decisione avrebbe dovuto essere presa entro la metà di novembre scorso, ma i files sulla Bloody Sunday sono tuttora sotto esame del Public Prosecution Service
Le indagini per omicidio furono iniziati dalla PSNI dopo la pubblicazione del Rapporto Saville (giugno 2010) e nonostate siano trascorsi da allora 8 anni, ancora non è stata pressa alcuna decisione sul potenziale perseguimento degli ex soldati del Reggimento Paracadusti, che aprirono il fuoco sulla folla il 30 gennaio 1972 nel Bogside, a Derry.
Il Derry News rivela che la decisione avrebbe dovuto essere presa dal PPS entro la metà del mese scorso, tuttavia, una nuova dichiarazione del Public Prosecution Service (PPS) ha dichiarato: “I files relativi alla Bloody Sunday sono ancora all’esame del Pubblico Ministero e sono in una fase avanzata.
“Continueremo a tenere informate le famiglie e le vittime dei progressi sul caso”.
Il PPS sta anche esaminando anche potenziali azioni penali contro i soldati per falsa testimonianza. Le accuse dei militari comprendono: omicidio, tentato omicidio, ferimento, spergiuro.
Nel settembre 2017 emerse, per la prima volta, che il PPS stava prendendo in considerazione lo stato di accusa di repubblicani, sulla base di un file ricevuto dalla PSNI.
In una lettera inviata ai parenti delle vittime, il Public Prosecution Service ha dichiarato: “Il sospetto non è un soldato e non è accusato di aver sparato a nessun civile. Il file si riferisce all’attività dell’Official IRA ufficiale su Bloody Sunday. “