INDAGINE INDIPENDENTE SULL’OMICIDIO DI JEAN SMYTH. LA PSNI RICORRE IN APPELLO

La sorella di una giovane madre di Belfast uccisa nel 1972 da un’unità sotto copertura dell’esercito britannico accusa la PSNI e il governo di mostrare “disprezzo” per la famiglia

A scatenare la rabbia di Margaret McQuillan, la sorella di Jean Smyth-Campbell, uccisa a 24 anni da un’unità sotto copertura dell’esercito che tentò di scaricare la colpa sull’IRA, è stata una mossa della PSNI, che ha tentato un ricorso in appello per rovesciare la sentenza che aveva ordinato un’indagine indipendente sulla morte della giovane.

Lo scorso mese, infatti, la Corte d’Appello aveva giudicato la PSNI “non abbastanza indipendente” per condurre l’indagine, ed era emerso, inoltre, che il Northern Ireland Office e il Ministero della Giustizia non erano riusciti a presentare un’inchiesta conforme alle leggi europee sui diritti umani.

“La PSNI, il Ministero della Giustizia e il Segretario di Stato britannico (Karen Bradley) hanno mostrato a Jean e alla nostra famiglia nient’altro che disprezzo. Dovrebbero vergognarsi”, ha dichiarato la sorella, furiosa. “Non hanno alcun rispetto né per la vittima né per la sua famiglia”, ha aggiunto.

Parlando per Kinnear & Co, il legale della famiglia Campbell Niall O’Murchu ha fatto notare che il ricorso in appello metterebbe in dubbio l’affermazione di Hamilton [il Chief Constable della PSNI, NdR] secondo cui non vorrebbe che la PSNI investigasse casi del passato, aggiungendo che tentare di rendere il Legacy Investigation Branch indipendente è solo uno specchietto per le allodole che le famiglie non accetteranno.

O’Murchu ha anche sottolineato che la PSNI presenterà un appello solo contro parte della sentenza, quella che riguarda la sua indipendenza, mentre il NIO e il Ministero della Giustizia presenteranno un appello contro l’intera sentenza. “È solo un crudele modo per tentare di bloccare un’indagine importante”, ha dichiarato O’Murchu.

Il Chief Constable Hamilton ha riconosciuto che l’indagine originaria del RUC e quella dell’Historical Enquiries Team (HET) del 2008 erano entrambe inadeguate.

“È molto increscioso che la polizia non sia riuscita a rendere giustizia alla famiglia Smyth”, ha dichiarato.
Per questo, dal momento che non esiste un’Historical Investigation Unit, Hamilton ha affermato di aver ordinato che sia concessa “indipendenza sul piano pratico” all’attuale Legacy Investigation Branch della PSNI.
“Il caso di Jean Smyth è uno di quelli che presentano una sfida per l’indipendenza della PSNI”, ha riconosciuto.

“Anche se questi casi si riferiscono al passato, mi preoccupano le loro potenziali implicazioni in termini di efficienza, indipendenza dal punto di vista operativo e responsabilità”.

Un portavoce del governo britannico si è limitato a dichiarare di volere implementata un’istituzione che si occupi dell’eredità del passato.
“I nostri pensieri vanno alla famiglia Smyth e a tutte le famiglie nordirlandesi che hanno perso qualcuno dei propri cari durante i Troubles”, ha aggiunto il portavoce.

Per quanto riguarda il Ministero, il suo portavoce ha chiarificato che l’appello “ha lo scopo di illustrare più specificatamente l’obbligo di investigare su casi del passato in un modo che sia conforme all’Articolo 2 della Convenzione Europea sui Diritti Umani”.

Tratto da Belfast Telegraph

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