BLOODY SUNDAY. “LAVORO BEN FATTO”

La dichiarazione di un ex militare del Reggimento Paracadusti del British Army, che aprì il fuoco sui civili il 30 Gennaio 1972 a Derry

Il soldato fu arrestato come parte dell’indagine sulle uccisioni del 1972.
“Ho servito il mio paese e l’ho servito, credo, per 22 anni”, ha dichiarato l’ex soldato a Peter Taylor, voce del programma radiofonico Drawing a line under the Troubles, trasmesso l’11 dicembre scorso da BBC Radio 4.
“Ora mi viene detto che sono un assassino.”
Peter Taylor ricorda l’intervista allo stesso soldato nel 1992, in cui sostenne che la Bloody Sunday fu un “lavoro ben fatto” e chiede: “Ci credi ancora?”
“Ci credo ancora, non erano tutti innocenti”, sostiene l’ex militare insistendo che tre persone alle quali sparò quel giorno, erano tutte armate, nonostante i risultati dell’Inchiesta Saville.
Alla domanda sulla possibilità di essere processato e mandato in prigione, l’ex soldato ha detto: “Sbattetemi pure in un carcere, per quale fine?(…)Di che aiuto sarebbe alla situazione in Irlanda del Nord?”.

Il Public Prosecution Service sta attualmente considerando un file dalla PSNI e dovrebbe decidere se gli ex soldati coinvolti nella Bloody Sunday,debbano essere sottoposti a processo.

Il Segretario alla Difesa Gavin Williamson è intanto sotto tiro, per il suo sostegno all’amnistia per le forze di sicurezza coinvolte nei crimini legati ai Troubles.
In una lettera inviata al Primo Ministro all’inizio di quest’anno, Williamson espresse il suo sostegno suggerendo che se si dovesse applicare ad entrambe le parti nel conflitto, “così sia”.
“Nessuno vorrebbe davvero vedere il personale dei servizi di sicurezza, che ha servito il proprio paese, trascinato in tribunale” (….) “Dobbiamo trovare un modo per chiudere con gli eventi del passato”.

A tal proposito, Lord Richars – ex capo dello staff della Difesa – ha detto di credere che un’amnistia traccerebbe una riga sui Troubles, ma dovrebbe essere applicata anche agli ex paramilitari. “Il mio istinto è che probabilmente dovrebbe essere riconosciuta ad entrambe le parti”.

Ida McKinney, il cui marito, Gerry, fu una delle 13 vittime della Bloody Sunday,ha dichiarato: “Li perdoniamo tutti per quello che hanno fatto. Non ho amarezza contro di loro”. Ma vorrebbe vedere gli ex soldati spogliati delle medaglie di cui furono insigniti.
“Le hanno ottenute per un lavoro ben fatto e un lavoro ben fatto non è esattamente quello che è successo, perché [le vittime] erano tutte innocenti”, ha detto la figlia Regina McGloughlin.

Ascolta Drawing a line under the Troubles (BBC Radio 4)

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