The Five Demands

 

Il giudice Lord Thomas ha descritto il caso come “una questione di grande interesse pubblico”, al termine dell’udienza di ieri presso la High Court di Londra, assicurando che una decisione verrà presa al più presto.

Gli ex soldati – identificati nel rapporto come B, N, O, Q, R, U, V – vogliono presentare ricorso giurisdizionale contro il Capo del Police Service of Northern Ireland (PSNI), che sta indagando su di loro circa i potenziali reati commessi il 31 gennaio 1972 a Derry. Al centro del caso c’è il modo in cui la PSNI sta conducendo la sua investigazione storica sulla morte di 14 manifestanti durante la marcia per i Diritti Civili avvenuta quel giorno.

I difensori degli ex-paras, che vivono in Inghilterra e hanno fornito testimonianza nell’inchiesta sulla Bloody Sunday, sostengono sussista un pericolo grave per l’incolumità dei propri assistiti che verrebbero così messi inutilmente a serio rischio. E’ stato richiesto il blocco gli arresti dei sette indagati assicurando da parte loro la volontà di prender parte volontariamente agli interrogatori in Inghilterra. Sembra comunque scontata la linea del ‘no comment’ in risposta alle domande delle autorità di sicurezza.

Il team legale che rappresenta il capo della PSNI, respinge le accuse sottolineando come la polizia sia ben abituata ad affrontare i rischi che le persone incontrano andando in Irlanda del Nord e aggiunge: “Le indagini penali sono sgradevoli e sgradite a chi è coinvolto, ma sono necessari per lo stato di diritto.”

Intanto, una petizione per la concessione dell’immunità ai soldati coinvolti nella Bloody Sunday ha raccolto le firme di decine di migliaia di sostenitori.