Tag Archives: dirty protest

SEAMUS KEARNEY, IL RACCONTO DI UNA VITA DA BLANKET MAN

Il corso della storia irlandese è stato segnato dall’insurrezione contro il dominio britannico. Gli impatti delle varie campagne sono stati ampiamente dibattuti, ma alcuni eventi, come la lotta repubblicana contro la criminalizzazione negli H-Blocks e Armagh Gaol, sono quasi universalmente riconosciuti come catalizzatori nell’attuazione del cambiamento sociale Mentre sappiamo che la blanket protest e la morte di 10 uomini nello

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MAGHABERRY. LETTERA DI UN POW ALL’IRISH NEWS

Qui di seguito è la versione integrale di una lettera pubblicata dall’Irish News, lunedì 17 marzo La situazione che circonda il trattamento dei prigionieri politici nel carcere di Maghaberry e il mancato raggiungimento di una risoluzione, è stato messo recentemente ancora una volta in evidenza dai media. Nel 2010 i prigionieri repubblicani hanno intrapreso una dirty protest per cercare di

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FALLIMENTARE L’IMPIEGO DEI BODY SCANNERS NELLE CARCERI

Il rapporto rivela che i body scanners sono stati in grado di rilevare solo il 57% degli oggetti utilizzati come test. Una percentuale di insuccesso che esclude gli scanner simili a quelli utilizzati negli aeroporti, dalle papabili alternative alle strip searches Farmaci, batterie per telefoni cellulari, forbici e un coltello sono tra gli elementi utilizzati quali test nel periodo di

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MAGHABERRY RIPARTITA IN 3 MINI PRIGIONI

Ad annunciarlo il Ministro della Giustizia David Ford, che ha confermato l’esistenza di buone possibilità di evitare la chiusura di Magilligan, dopo la protesta degli agenti di polizia penitenziare avvenuta la scorsa settimana a Stormont Un’unità destinata ai detenuti in attesa di giudizio, una per i detenuti che rappresentano un medio basso rischio ed un’unità riservata ai detenuti ritenuti più

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MAGHABERRY, I PRIGIONIERI DELLA CIRA SOSPENDONO LA DIRTY PROTEST

Ad una settimana dalla decisione dei prigionieri della Roe 4, anche i POWs detenuti nella Roe 3 sospendono la dirty protest: pubblichiamo la traduzione dello statement Statement dei POWs della Continuity IRA, Roe 3, prigione di Maghaberry, Co. Antrim Dopo un lungo periodo di consultazioni, è stato deciso che noi, i POWs della Continuity IRA, concluderemo la nostra attuale fase

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I POWS DELLA ROE 4 ANNUNCIANO LA FINE DELLA DIRTY PROTEST

Statement dei prigionieri repubblicani detenuti nella Roe 4 di Maghaberry che pone fine a 19 mesi di dirty protest nella speranza di favorire in questo modo al risoluzione della situazione di stallo venutasi a creare … Dichiarazione dei Pows detenuta nella R0e 4, Maghaberry Dopo la firma dell’accordo nell’agosto 2010 con la polizia penitenziaria, i prigionieri di guerra repubblicani hanno

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MAGHABERRY. DIRTY PROTEST AD ALTO COSTO

Rivelati i costi della protesta carceraria in atto dal 2010, quando l’amministrazione firmò un accordo, l’August  Agreement, per poi mai rispettarlo: da allora, la dirty protest non è costata solo in dignità umana, ma anche a livello materiale, come ha rivelato David Ford Secondo il Ministro della Giustizia nordirlandese, il costo della dirty protest ha sfiorato il mezzo milione di sterline: è la

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I DISSIDENTI MINACCIANO: “DAVID BLACK È STATO SOLO IL PRIMO”

Durante due manifestazioni a Dublino e Newry in sostegno ai POWs di Maghaberry in dirty protest, i dissidenti Repubblicani hanno lanciato una minaccia aperta “David Black è stato solo il primo, ne verranno molti di questi ****** prima che sia finita”: è l’inequivocabile minaccia dei dissidenti Repubblicani a pochi giorni dalla morte del secondino David Black, durante manifestazioni tenutesi a

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NELLE CARCERI IRLANDESI SI TORTURA COME 30 ANNI FA

Da memoriastorica, di Riccardo Michelucci Ci voleva l’omicidio del cinquantaduenne David Black, la prima guardia carceraria uccisa dai repubblicani irlandesi in quasi vent’anni, per svegliare la stampa e l’opinione pubblica britannica sulle condizioni delle carceri del Nord Irlanda. Martedì scorso Black è stato ucciso in un’imboscata in pieno giorno, sull’autostrada che collega Belfast a Dublino, risuscitando d’un sol colpo i

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ALAN LUNDY, UN GIORNO A MAGHABERRY

Alan Lundy, vittima dell’internamento britannico su accuse risalenti a sette anni fa e liberato su cauzione il 1 ottobre dopo tre mesi a Maghaberry, racconta il massacro delle strip searches in un resoconto che riecheggia tragicamente i giorni più bui degli H-Blocks descritti da Bobby Sands Traduzione a cura di Elena Chiorino È il 27 settembre, sono circa le 5 del mattino.

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