Lyra McKee. Sarebbe stato il figlio di un membro di Saoradh a sparare

Le affermazioni di un testimone, riferite dall’accusa, sono state ascoltate durante l’udienza di appello alla Corte Suprema, contro la decisione del rilascio su cauzione di Paul McIntyre
“Non sono stato io, è stato uno dei figli dei nostri membri”, queste sono le parole che Paul McIntyre avrebbe pronunciato durante un confronto all’interno di Saoradh, all’indomani dell’uccisione di Lyra McKee.
La giovane giornalista era rimasta uccisa nel corso di disordini divampati tra giovani attivisti e agenti della PSNI a Creggan, area repubblicana di Derry. Era il 18 aprile 2019.
La New IRA aveva ammesso la propria responsabilità nell’omicidio.
Paul McIntyre, è accusato di coinvolgimento nell’assassinio, di possesso di un’arma da fuoco con l’intenzione di ledere la vita e di appartenere o professare di essere membro di un’organizzazione illegale.
L’avvocato del PPS (Public Prosecution Service) ha dichiarato alla Corte: “l’accusa afferma essenzialmente che questa persona è un membro di un’organizzazione terroristica, un membro della New IRA e che, a causa del suo coinvolgimento con la New IRA, c’è un rischio sostanziale che commetterà ulteriori reati”.
Il procedimento giudiziario si basa, in parte, sull’analisi degli abiti indossati da McIntyre nella riprese di MTV nella mattinata di quel giorno, e quelli indossati da un uomo con il volto coperto, le cui immagini sono state catturate in un video registrato con un cellulare, che lo ritrae mentre raccoglieva i bossoli dopo gli spari.
Fonte Belfast Telegraph