BLOODY SUNDAY, SOSTEGNO AL “SOLDATO F”. PROGRAMMATA MANIFESTAZIONE ALL’INIZIO DEL PROCESSO

Un gruppo di veterani dell’esercito britannico stanno pianificando una manifestazione per il giorno d’inizio del processo che vede un solo soldato, il “Soldato F”, incriminato per due omicidi il giorno della Bloody Sunday
Il “Soldato F” è atteso davanti alla corte in agosto, e dovrà rispondere dell’omicidio di James Wray e William McKinney quel maledetto 30 gennaio 1972, quando il Reggimento Paracadutisti aprì il fuoco sui civili uccidendo 13 persone.
Il “Soldato F” è inoltre accusato del tentato omicidio di Joseph Friel, Michael Quinn, Joe Mahon e Patrick O’Donnell.
L’ex soldato Wilfie Brown, del Northern Ireland Crown Forces Veterans For Justice (NICFVFJ), ha annunciato che i membri del gruppo manifesteranno in supporto del “Soldato F”, sfidando la paura di un attacco.
“Se il “Soldato F” compare davanti a una corte a Derry, sarà in pericolo non solo la sua vita, ma anche quella dei suoi sostenitotori”, ha dichiarato Brown. “Le persone che saranno lì a supportarlo saranno esposte a sparatorie di fanatici dell’IRA che continuano a perseguire la strada del colpire obiettivi facili.
“Esiste la possibilità – a meno che un cordone d’acciaio non circondi il tribunale – che qualunque cosa possa accadere.
Ha poi proseguito spiegando i piani: “Saremo dentro l’aula quando il “Soldato F” comparirà e nessuno ci terrà fuori di lì. Dispiegheremo striscioni all’esterno, ma all’interno li terremo piegati.
“Speriamo che saremo circa 400 il giorno in cui il “Soldato F” dovrà comparire”, ha continuato. “Immagino che gli ex membri del suo Reggimento arriveranno dalla Gran Bretagna, e vorrei lanciare un appello a chiunque voglia veder fatta giustizia a venire a sostenerlo”.
“Non sto invitando alla violenza o ad una dimostrazione di massa”, ha precisato. “Ma la nostra voce deve essere udita come quella dell’altra parte”.
Per l’altra parte ha parlato Kate Nash, che ha perso il fratello William, 19enne, dichiarando che le proteste sarebbero “ingiuste”.
“Abbiamo atteso abbastanza tempo per vedere un soldato in tribunale”, sono state le sue parole. “Le persone che si vogliono riunire fuori dal tribunale intralciano il corso della giustizia. È giusto per le famiglie? Stanno cercando di far passare i soldati al di sopra della legge. Ed è sbagliato ad ogni livello. Di fronte alla legge siamo tutti uguali”.
“Chiunque può andare a sedersi in galleria in silenzio e ascoltare. È lì che dovrebbero andare, perché è lì che saremo noi a sostenere le nostre famiglie”, ha concluso.
Un altro caso in corso è quello di Dennis Hutchings, ora 78enne, accusato dell’omicidio del 27enne John Patrick Cunningham nel 1974. Il ragazzo, che aveva una disabilità cognitiva, fu ucciso mentre scappava da un posto di blocco vicino a Benburb, nella Contea di Armagh.
Hutchings ripete di aver sparato in aria. In tribunale è emerso che un altro soldato, ora deceduto, potrebbe essere stato il colpevole.
“È una completa e f******a vergogna che continuino a prendersela con me. Stanno rendendo i miei ultimi anni un inferno”. ha dichiarato al Daily Telegraph.
Hutchings affronterà un’accusa di tentato omicidio, su cui commenta: “Non avevo alcuna intenzione di uccidere Cunningham. Volevo solo che si fermasse. Ho sparato i colpi. Volevo fermarlo e chiedergli perché stesse scappando. Il nostro ruolo era proteggere le persone”.
Tratto da Belfast Telegraph