“INAPPROPRIATE” LE PERQUISIZIONE NELLE CASE E UFFICI DEI GIORNALISTI TREVOR E McCAFFREY

Seconda udienza del procedimento giudiziario promosso dai giornalisti che hanno indagato sul massacro di Loughinisland, contro il sequestro di documenti effettuato dalla PSNI
Nell’udienza, di mercoledì 29 maggio, è emerso che la polizia ha ottenuto impropriamente i mandati di perquisizione per razziare le case di due giornalisti investigativi, Trevor Birney e Barry McCaffrey.
Il loro caso ha sollevato preoccupazioni sulla libertà di stampa in Gran Bretagna e anche oltre confine, con la mobilitazione anche di Amnesty International.
Nessuno è mai stato accusato di omicidio per il massacro di Loughinisland nel 1994, ma i giornalisti sono stati arrestati quando,lo scorso agosto, la PSNI ha fatto irruzione all’alba nelle loro case, accusandoli di aver rubato un documento in possesso del Police Ombudsman, poi utilizzato per il documentario No Stone Unturned. Milioni di pagine di documenti sono state sequestrate durante il raid e i giornalisti sono in libertà provvisoria da nove mesi.
Prendendo la parola, il giudice Declan Morgan ha concluso che il tribunale è “intenzionato ad annullare i mandati sulla base della lora inadeguatezza”.
Tuttavia, ciò non garantisce che il materiale sequestrato verrà restituito o che la causa nei confronti dei giornalisti venga abbandonata. Il procedimento è stato aggioranto a venerdì.
Birney ha dichiarato al Guardian che è ora che la polizia “smetta di scavare” dopo nove mesi di “follia assoluta” e accetti che il caso legale da loro aperto, venga condannato. Diversamente si rischierebbe di causare solo più imbarazzo per le autorità.
“Dopo che il film è stato presentato, la polizia ha avuto la possibilità di inseguire gli assassini o i giornalisti”, ha affermato. “La polizia ha deciso di schierare le proprie risorse contro i giornalisti. È scioccante come la polizia stia sostanzialmente negando la verità. Ci sono molte persone nei ranghi più alti del Police Service of Northern Ireland che rifiutano ancora di ammettere che la polizia ha colluso con gli assassini (UVF) di sei uomini (cattolici) a Loughinisland”.
“La polizia ha perso la bussola morale e ha perso completamente il senso del fatto che sei uomini sono morti qui e alle loro famiglie è stata negata la giustizia”, ha aggiunto Birney. “Se oggi avranno un barlume di lucidità, vedranno che non c’è motivo di spendere soldi pubblici perseguendo in questo modo i giornalisti”.
Tratto da The Guardian