BLOODY SUNDAY, AVVIATA UN’INCHIESTA PER OMICIDIO

Si apre l’inchiesta per omicidio sulla Bloddy Sunday. I soldati responsabili della strage del 30 gennaio 1972 saranno sottoposti ad interrogatori

Sarà un team di 15 agenti di polizia a condurre l’inchiesta sul massacro della Bloody Sunday.

Dopo la pubblicazione del Rapporto Saville e le scuse ufficiali di David Cameron – che definì la strage “ingiustificata ed ingiustificabile” – il Public Prosecution Service aveva annunciato nel luglio 2012 l’intenzione di voler aprire un’inchiesta. La previsione è che possa durare fino a quattro anni.

Judith Gillespie, Vice Commissario Capo della PSNI, ha incontrato oggi alcuni dei familiari delle vittime, che avevano espresso preoccupazione di fronte alla mancanza di progressi nell’indagine: “È stato un incontro positivo”, è stato il commento di John Kelly, che ha perso un fratello nella strage. Dicendosi “rassicurato”, ha proseguito: “Molti oltre ai soldati andrebbero sottoposti ad interrogatori, ma i soldati sono i diretti responsabili della strage, sono il fattore fondamentale”.

I testimoni che hanno fornito le deposizioni nel corso della Saville Inquiry saranno chiamati nuovamente a testimoniare.

La polizia promette un’indagine “il più esauriente e produttiva possibile”, senza però fornire dettagli sulla tempistica. “Andremo dove le prove ci porteranno”, ha dichiarato Judith Gillespie. “Il responsabile dell’inchiesta criminale è un agente anziano, che vi si dedicherà con determinazione ed impegno a tempo pieno, e avrà a disposizione a tempo pieno tutte le risorse necessarie”.

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