LA RIFORMA CARCERARIA E’ UN “CASINO”

Le osservazioni di Finlay Spratt, presidente della Prison Officers Association, all’indomani dell’aggressione subita da 3 secondini nel carcere di massima sicurezza di Maghaberry
La riforma carceraria in Irlanda del Nord è un “casino”, “una risposta inglese ad un problema irlandese”. Durissime parole pronunciate da Finlay Spratt, Presidente della Prison Officers Association (POA), sicuro che la situazione sia destinata a peggiorare a causa dei tagli al personale. Il programma Strategic Efficiency and Effectiveness (SEE Programme) è colpevole di aver “smantellato il servizio carcerario”. Il Northern Ireland Prison Service (NIPS) ha in programma l’assunzione di nuovi agenti di custodia, che andranno a sostituire i vecchi agenti di polizia penitenziaria, ricevendo come contropartita una retribuzione decisamente inferiore. Secondo le prime stime le nuove reclute dovrebbero ricevere un compenso pari a 27.000 sterline.
Osservazioni quelle di Spratt, che hanno incontrato il parziale favore di Raymond McCartney, ex hunger striker e oggi membro dello Sinn Fein. E’ sua opinione che parte integrante del problema sia la stessa Prison Officers Association. Le carceri in Irlanda del Nord sono state sovradimensionate e gli ufficiali sono stati strapagati. Pur non concordando, Finlay Spratt è del comune avviso che una riforma sia necessaria. “Il mondo si muove in avanti e dobbiamo cercare nuovi modi di fare le cose”.
Finlay Spratt ha dovuto poi fronteggiare quesiti sull’attuale condizione dei prigionieri repubblicani “residenti” nella Roe House e impegnati da mesi in un’estenuante dirty protest. “Non è molto bello che il personale debba lavorare in quelle condizioni”. Interpellato sullo scottante argomento delle strip searches, il presidente della POA ha dichiarato: “Io, come ufficiale di prigione, non voglio che qualcuno debba passare attraverso questo processo di perquisizione” ed ha espresso il proprio sostegno per l’introduzione di nuove metologie non invasive che possano a tutti gli effetti eliminare le perquisizioni corporali forzate.