HUNGER STRIKE 1981. I FAMILIARI DI RAYMOND McCREESH RIGETTANO LE ACCUSE INGLESI

Reazione dei familiari dell’hunger striker Raymond McCreesh –  il 21 maggio 1981 nel 61esimo giorno di sciopero della fame negli H-Blocks del Maze – a pochi giorni dall’apertura degli archivi dei documenti governativi britannici sui fatti del 1981

I familiari di Raymond McCreesh respingono con rabbia le accuse del governo britannico contenuto in un documento facente parte degli archivi relativi ai fatti del 1981, desecratati nei giorni scorsi.
Il file sostiene che i familiari di McCreesh sarebbero i primi responsabili della sua morte, per aver impedito il ricorso all’alimentazione, quando il pow ne fece richiesta solo 5 giorni prima del decesso. Il 24enne stava scontando una pena di 14 anni per l’omicidio di un soldato britannico.
Con una dichiarazione rilasciata ieri è stato sottolineato come il documento sia “falso” e “impreciso” circa le affermazioni attribuite ai membri della famiglia.
“I familiari sono sempre stati convinti che la situazione fosse stata deliberatamente progettata dalle autorità di governo e il servizio penitenziario, per spezzaro lo sciopero della fame.
“Gli agenti dello Stato abusarono della condizione di estrema vulnerabilità di un moribondo per scopi politici e di propaganda. Quando i loro sforzi fallirono, tentarono di diffamare la famiglia. Questo episodio rappresenta una testimonianza della depravazione dello Stato, in quel momento, e della misura di profonda vergogna a cui il governo era pronto ad abbassarsi al fine di raggiungere i propri obiettivi.”
Raymond McCreesh morì il 21 maggio 1981, dopo 61 giorni di sciopero della fame.

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