‘Squadroni della morte’ del British Army in Irlanda del Nord

Sembrano trovare conferma le affermazioni di ex membri della Military Reaction Force, responsabili dell’uccisione di 2 civili negli anni ’70

Nel 2012 Simon Cursey dichiarò al Mail on Sunday: “Le regole di ingaggio in Irlanda del Nord erano molto chiare: ti era permesso aprire il fuoco nei confronti di una persona che sparava attivamente contro di te o qualcuno con cui ti trovavi. Applicammo una nostra leggera variazione di queste regole. Aprimmo il fuoco contro qualsiasi piccolo gruppo in zone e quartieri difficili, contro coloro che sembravano sospetti, armati o meno.”

Cursey è un membro della Military Reaction Force (MRF), un’unità clandestina di soldati britannici, in borghese, dotati di armi non dell’esercito e veicoli non identificabili.

Le agenzie governative britanniche hanno costantemente negato che le forze armate  abbiano mai agito al di fuori della legge. Tuttavia, Ciaran MacAirt, autore e fondatore di Paper Trail, insieme al ricercatore James Kinchin-White, ha scoperto files che confermerebbero le dichiarazioni di Cursey.

I documenti recuperati suggeriscono che l’MRF, insieme ad unità simili di soldati britannici in borghese, potrebbe essere stata responsabile dell’uccisione di almeno due civili e del ferimento di altri 16, tra cui un ragazzo di 15 anni.

Una vittima fu la 24enne Jean Smyth-Campbell uccisa nella notte dell’8 giugno 1972. Alla famiglia furono fornite informazioni vaghe e limitate, incluso il fatto  che l’IRA avesse scambiato l’auto, sulla quale era a bordo il giovane, come veicolo dell’esercito britannico sotto copertura.

jean-smyth-campbell2

Jean Smyth-Campbell

La famiglia di Jean dichiarò di aver sentito il fuoco di una mitragliatrice a dispetto di quanto affermato dall’HET, che riferì come Jean venne uccisa con un solo colpo. Poche le  fotografie dell’auto recuperate, e nessuna che si riferisca al lato dell’auto verso cui furono sparati il colpo o i colpi d’arma da fuoco.

I documenti scoperti da Paper Trail, mostrano che al momento in cui Jean fu assassinato,  un’unità MRF operava nell’area e reclamò di aver messo a segno un colpo. Questo sembra essere un filo conduttore con altri omicidi avvenuti con modalità simili.

I registri dell’esercito britannico riportano, che laddove rimasero uccisi o feriti dei civili, unità MRF erano operative in quell’area e in quel dato momento.

Paper Trail sostiene che quando alcuni parlamentari chiedono un’azione urgente da parte del Primo Ministro – per fermare il procedimento contro ex soldati sostenendo si tratti di accuse vessatorie – non fanno altro che insultare sia i soldati britannici che hanno provato a fare il loro lavoro agendo secondo la legge, sia le famiglie di vittime innocenti.

Fonte Morning Star

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