Derry: Scontri tra polizia e attivisti all’udienza di Paul McIntyre per l’omicidio di Lyra McKee

Paul McIntyre è comparso davanti ai giudici della Derry Magistrates Court per rispondere delle accuse in relazione all’omicidio della giornalista 29enne Lyra McKee

Lyra McKee era stata ferita a morte il 18 aprile 2019, durante scontri scoppiati nella notte tra attivisti repubblicani e PSNI, nell’area di Creggan.

Paul McIntyre, 52 anni, di Derry, è stato accusato di omicidio, possesso di un’arma da fuoco e appartenenza a un’organizzazione illegale, l’IRA.

Gli scontri tra polizia e sostenitori dell’accusato, sono scoppiati mentre McIntyre, con le braccia al cielo, veniva scortato all’interno del tribunale. Gli attivisti brandivano cartelli con scritto “political hostage” (ostaggio politico, ndr) e “British scapegoat” (capro espiatorio britannico, ndr), sostenendo in coro McIntyre mentre si opponevano ad una quarantina di poliziotti che cercavano di spostarli dall’ingresso del tribunale.

Nel corso dell’udienza, durata 50 minuti, è stato udito che ad incastrare il 52enne sono stati dei filmati dell’emittente televisiva MTV e dei video da smartphones. L’uomo è stato immortalato nell’atto di raccogliere i bossoli caduti dalla pistola usata da un altro uomo per sparare i colpi fatali per la McKee.

L’avvocato difensore del signor McIntyre, Derwin Harvey, ha denunciato la scarsità delle prove, aggiungendo che il caso si basa su istantanee ricavate da filmati di bassa qualità ottenuti da un cellulare.

Paul McIntyre ha preso la parola solo per confermare il proprio nome e indirizzo.

Il giudice distrettuale Barney McElholm ha dichiarato: “Una donna con tutta la  vita davanti a sé, una vita molto promettente, è stata uccisa inutilmente, come per tutti gli altri omicidi in questo paese”.

“È molto importante che gli assassini di Lyra McKee siano assicurati alla giustizia se ciò è possibile, ma dobbiamo prendere le persone giuste”.

Il giudice ha affermato che il comportamento dei manifestanti, bloccando l’ingresso del tribunale e “minacciando i giornalisti”, non ha fatto ‘nessun favore’ a McIntyre.

Rinviata la richiesta di cauzione. L’imputato rimarrà in custodia fino al 27 febbraio.

Presenti in aula amici e parenti di Lyra McKee che hanno indossato una maglia ritraente la giovane giornalista con la scritta ‘Speak Out For Lyra’.

Fonte BBC News Northern Ireland

 

Immagini tratte da Twitter

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