MASSACRO DI BALLYMURPHY: UN UFFICIALE PROPOSE DI METTERE PROIETTILI NEI VESTITI DELLE VITTIME

Dichiarazioni shock di un ex medico dell’esercito britannico, che ha affermato, durante la sua testimonianza al processo per la strage di Ballymurphy, che un ufficiale propose di mettere dei proiettili nei vestiti dei feriti
Nigel Mumford era un medico del Secondo Battaglione del Reggimento Paracadutisti nei giorni del massacro di Ballymurphy.
Nonostante l’ex medico, Nigel Mumford, abbia dichiarato che le famiglie delle vittime “ora vogliono solo soldi”, ha comunque raccontato dell’episodio.
“Io non lo permisi”, ha aggiunto, ma quando gli è stato chiesto perché non l’ha immediatamente denunciato ha risposto di non aver voluto “mettere a rischio la propria carriera”.
“Ci vuole coraggio per affrontare un ufficiale dell’esercito britannico”, ha aggiunto.
Mumford ha poi smentito un testimone, David Callaghan, che dichiarava di essere stato picchiato selvaggiamente presso la base militare temporanea di Henry Taggart Hall, affermando di aver curato una ferita da arma da fuoco e che l’uomo non portava segni di un pestaggio.
Si è nuovamente parlato anche della presenza dell’IRA sul luogo della strage. Mumford ha dichiarato di aver visto uomini dell’IRA armati con mitragliatori Thompson, fucili Armalite e pistole fuori dalla Henry Taggart Hall, e di essere stato colpito da uno di loro.
Importante è stata inoltre la sua testimonianza di aver udito un ufficiale dare l’ordine di “sparare per uccidere”.
Precedentemente Mumford aveva anche descritto le torture a cui venivano sottoposti gli internati: “Gli mettevano un sacchetto in testa e gli legavano le mani per far loro credere che sarebbero stati impiccati. Volevano terrorizzarli”, ha raccontato.
L’inchiesta continua.
Tratto da Irish News