ALLARME TERRORISMO: PIU’ DI 700 SPIE DELLA MI5 A BELFAST

L’MI5 ha stanziato più di 700 spie di stanza a Belfast come parte di un’enorme operazione antiterroristica per il timore che i dissidenti repubblicani possano approfittare della Brexit per acuire nuovamente il conflitto
Il nuovo obiettivo dell’MI5 nell’Irlanda del Nord è la cosiddetta New IRA, ritenuta responsabile dell’attacco bomba di sabato, 19 gennaio, a Derry.
L’organizzazione, formata da una quarantina di elementi, è attualmente il gruppo più attivo e pericoloso della provincia ed è già stato minato da arresti e ricerche su entrambi i lati del confine. Ci sono 48 dissidenti in carcere, 35 di loro sono nella Repubblica di Irlanda e l’anno scorso il gruppo aveva visto andare in fumo, in un incendio, parte delle proprie armi, tra cui fucili AK 47.
Nonostante tutto la New IRA potrebbe ancora avere potenziale e cresce la paura.
Brian Kenna, ex prigioniero dell’IRA e presidente del Partito rivoluzionario repubblicano Saoradh, ha detto che la questone dell’hard border ricorda che “la Gran Bretagna governa ancora le Sei contee dell’Irlanda del Nord e questo porterà a un rinnovato conflitto” (leggi anche SAORADH: “NON ABBIAMO UN LEGAME CON L’IRA, MA LA LOTTA ARMATA E’ INEVITABILE”)
Secondo le forze di sicurezza, i dissidenti continuano a rappresentare una minaccia: sono in grado di reclutare, effettuare attacchi e raccogliere denaro attraverso attività criminali.
Parlando con il Times, Barbara Gray, capo della PSNI, ha dichiarato: “Abbiamo trovato armi ed esplosivi, ma hanno ancora la capacità di effettuare attacchi. La minaccia non è nulla di simile a ciò che abbiamo vissuto in passato, ma queste persone sono votate alla violenza e non se ne vanno”.
Intanto è trapelato che il dispositivo utilizzato a Derry, lo scorso week end, aveva come componente principale delle bombole di gas. Si specula sul fatto che il detonatore possa essere stato il Semtex, potente esplosivo principalmente utilizzato dalla Provisional IRA.
Fonte Daily Mail