MICHAEL STONE SI APPELLA ALLA CORTE SUPREMA

Il lealista Stone ha incaricato i propri legali di presentare richiesta di appello alla Corte Suprema dopo che, nei giorni scorsi, i giudici avevano stabilito che non potrà accedere al Parole Commissioners fino al 2024
All’inizio di questa settimana i giudici dell’High Court di Belfast avevano dichiarato che il Dipartimento di Giustizia aveva erroneamente determinato che Stone fosse ammissibile al rilascio in libertà vigilata.
A dare il via alla causa era stata Deborah McGuinness, sorella di Thomas McErlean assassinato da Michael Stone nel marzo 1988, in un attentato al cimitero di Milltown.
Michael Stone, 63anni, vanta una serie di omicidi e attentati tanto da essere riconosciuto come ‘mercenario’ del crimine.
Stone venne rilasciato una prima volta nel 2000, sulla base dell’Accordo del Venerdì Santo (Good Friday Agreement).
Dopo sei anni di libertà, il lealista tornò dietro alla sbarre dopo lo sventato attacco a Stormont nel 2006. Obiettivi si presume avrebbero dovuto essere Gerry Adams e Martin McGuinness, all’epoca leaders dello Sinn Fein.
Nel 2013, a Stone venne comunicato di dover scontare il resto di una condanna a 30 anni, comminata per aver condotto una campagna omicida settaria.
La causa promossa da Deborah McGuinness, verteva sul fatto che fossero stati erroneamente conteggiati i 6 anni di licenza di libertà, nel computo del periodo minimo di detenzione necessario per accedere alla Parole Commissioners.
Il 15 gennaio scorso, il giudice McCloskey, ha stabilito che la prima data utile per il rilascio con libertà condizionata, è il 2024.
Fonte Belfast Telegraph Digital