NEL 2018, PIU’ DI UN ATTACCO PARAMILITARE ALLA SETTIMANA

Il Governo ha dichiarato che, le organizzazioni paramilitari del Nord Irlanda hanno effettuato in media più di un attacco a settimana
“L’ipocrisia dei crimini riconducibili ai gruppi paramilitari che pretendono di agire per difendere le loro comunità da comportamenti antisociali e spaccio di droga, mentre allo stesso non hanno perso l’abitudine di trarne profitto dalle comunità colpite”, ha commentato Karen Bradley, Segretario per il Nord Irlanda.
Stanno prendendo di mira i membri più vulnerabili delle loro comunità mentre cercano di esercitare il controllo e la paura.
All’inizio di quest’anno, un rapporto dell’Organised Crime Taskforce ha mostrato che i paramilitari erano ancora pesantemente coinvolti in estorsioni, spaccio di droga e altri racket, dopo 20 anni dalla firma dell’Accordo del Venerdì Santo (Good Friday Agreement).
I numeri dell’attività paramilitare in Irlanda del Nord nel 2018
- 64 attacchi in stile paramilitare
- 16 sparatorie
- 47 vittime di aggressioni
- 143 arresti per atti di terroismo
- 45 armi da fuoco sequestrate
- 3.157 munizioni confiscate
Gli ‘atti di terrorismo’ attribuiti a dissidenti repubblicani opposti al processo di pace, sono stati classificati dal governo come attacchi alla sicurezza nazionale, ma la pressione delle forze dell’ordine ha ridotto il numero di tali azioni, sostiene il Segretario per il Nord Irlanda
Dall’inizio del 2018 c’è stato un attacco alla sicurezza nazionale, rispetto a cinque nel 2017, quattro nel 2016 e un totale di 16 attacchi nel 2015 e 40 nel 2010.
Karen Bradley ha dichiarato: “Questo successo è dovuto in gran parte alla continua collaborazione tra PSNI e MI5, nonché con le autorità irlandesi”.
“Ognuno dei principali gruppi repubblicani violenti dissidenti ha subito notevoli disagi negli ultimi 12 mesi, tra cui la perdita di attivisti e di armi”.
Fonte Belfast Telegraph