BOMBA A WEST BELFAST, UTILIZZATO SEMTEX DI ‘NUOVA’ FORNITURA

I dissidenti repubblicani sostengono di aver utilizzato Semtex proveniente da una nuova fornitura, in occasione dell’attacco contro la PSNI risalente a venerdì scorso a West Belfast

La bomba era stata innescata da un filo detonante e non lanciata contro la PSNI come si era inizialmente ipotizzato.

Le indagini stanno facendo chiarezza sulla dinamica dell’incidente. Il mortaio sarebbe stato sparato da un tubo attaccato alla recinzione del Belfast City Cemetery. La sua testata a forma conica era presumibilmente stata progettata per penetrare la carrozzeria della Land Rover della PSNI.

Nessuna indiscrezione è trapelata dalla polizia circa la composizione dell’ordigno. Un fatto che rende impossibile confutare la dichiarazione rilasciata dai dissidenti, secondo la quale sarebbe stato utilizzato del semtex di ‘nuova fornitura’.

Se così fosse, sarebbe la prima prova del fatto che i dissidenti sono in grado di ottenere nuovi armamenti.

Fino ad oggi, la polizia ha sempre sostenuto che tutte le armi e gli esplosivi utilizzati dai dissidenti repubblicani erano state precedentemente controllate dalla Provisional IRA, e non il risultato di nuove forniture.

Ma fonti di sicurezza hanno minimizzato l’affermazione dicendo che non c’è prova di eventuali nuovi lotti di esplosivo letale, in ingresso nel Nord Irlanda.

Si crede che l’attacco porti la firma dal gruppo che si autodefinisce IRA, già responsabile nel novembre 2012, dell’omicidio di David Black, guardia carceraria a Maghaberry.

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