RIOT A NEWRY. ÉIRÍGÍ: “L’HA CAUSATO LA PSNI”

Camlough Road, area nazionalista di Newry, è stata sconvolta giovedì sera da un riot. La PSNI: “Siamo stati attaccati”. Ma Éirígí ribatte: “La polizia ha provocato i residenti”

“Gli agenti sono stati attaccati con pietre, mattoni e bombe molotov mentre stavano analizzando un dispositivo sospetto al centro di un allerta nella zona”: questa la versione ufficiale della PSNI sul riot di giovedì a Newry. Ma c’è un’altra verità: è quella che racconta Stephen Murney a nome di Éirígí e dei residenti di Camlough Road.

Parlando al Newry Times, Murney ha dichiarato: “Con la scusa di una presunta ‘operazione di sicurezza’ la PSNI è arrivata in forze accompagnata dall’esercito britannico, circondando ed isolando le aree di Derrybeg e Carnagat. Dozzine di land rover della PSNI, di furgoni blindati, jeep e camionette dell’esercito hanno letteralmente messo sotto assedio la zona. Ad un certo punto era addirittura sorvolata da due elicotteri della PSNI.
“Gli attivisti di Éirígí dell’area hanno ricevuto subito numerose chiamate di residenti angosciati la ‘mano pesante’ della PSNI nell’operazione, e siamo accorsi subito per assicurare protezione alle nostre comunità”, ha continuato. “Come il passato ci ha ben mostrato, le forze di sicurezza britanniche hanno un lungo trascorso di provocazioni nei confronti dei residenti in circostanze simili, e questa volta non è stata un’eccezione”.

Ha poi spiegato la sua versione dei fatti: “Mentre parlavamo con i residenti, abbiamo visto diverse land rover blindate dirigersi a tutta velocità verso un gruppo di ragazzi riunitisi lì per vedere cosa stesse succedendo. Questo deliberato tentativo d’intimidazione è stata la scintilla per un riot nel quale gli agenti sono stati colpiti con pietre, bombe vernice e molotov, e numerosi media hanno riportato che uno sia rimasto ferito.

“La responsabilità per questi disordini cade interamente sulla PSNI, i cui membri hanno passato il tempo a provocare e a guidare land rover blindate contro dei ragazzini”, ha concluso, aggiungendo: “Gli attivisti di Éirígí sono rimasti nell’area finché le forze di stato britanniche non si sono ritirate, lasciando la gente a raccogliere le macerie della distruzione provocata da loro.
“Queste comunità non sono certo nuove alla repressione perpetrata dalle forze della Corona, e sono state in prima linea a resistervi per anni.
“Se non gli stop and searches e i raids nelle case non sono molestie, lo sono le provocazioni contro i giovani del luogo finalizzate a fomentare riot come questo”.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.