GERRY KELLY: “LA LEGGE VALE ANCHE PER GLI INFORMATORI DELLA PSNI”

“È vitale che i vertici della PSNI si assicurino che gli agenti pagati dalla polizia agiscano secondo la legge”
I commenti di Gerry Kelly seguono la pubblicazione di dati secondo cui la PSNI solo l’anno scorso avrebbe speso mezzo milione di sterline (434.000£) per pagare gli informatori sotto copertura: è stato il Befast Telegraph a rivelare le cifre, più di quattro volte superiori a quelle del 2005/2006, quando in totale superavano appena le 100.000 sterline.
Nonostante la PSNI sia restia a rilasciare commenti o a chiarire quanti agenti siano attualmente operativi, è emerso che il totale giornaliero si aggira intorno alle 1.200 sterline.
Lo Sinn Féin ha espresso preoccupazione sull’aumento dei costi e “ha reserve” su come la polizia abbia sfruttato gli informatori in passato, come ha dichiarato Kelly: “È stato loro permesso di violare la legge, e non stiamo parlando di prima del Good Friday Agreement, stiamo parlando degli anni ’90, quando il gruppo Mount Vernon, che includeva un agente di stato, era coinvolto in tutto, compreso l’omicidio.
“È quello che ci preoccupa. Non dovrebbe essere loro concesso di violare la legge e sta al Chief Constable assicurarsi che non accada”.
In tutta risposta, la PSNI ha dichiarato che non commenterà pubblicamente su questioni di intelligence, mentre per il DUP “gli informatori hanno salvato delle vite, e deve essere loro permesso di continuare con il loro lavoro, senza che l’attenzione sia focalizzata solo sui costi”.