5 POWS RICORRONO ALLA CORTE SUPREMA CONTRO LA PSNI

I prigionieri repubblicani Brian Sheridan, Dominic Dynes, Brian Cavlan, Kevin Murphy e Packy Carty, nella giornata di mercoledì sono stati prelevati dalla Roe House di Maghaberry, perquisiti corporalmente e condotti all’Antrim Serious Crime Suite per essere interrogati su reati di terrorismo non connessi alle condanne che stanno attualmente scontando
Una revisione giudiziaria d’emergenza è stata la carta giocata dall’avvocato Paul Pierce dello studio legale Kevin R Winters e Co, per tutelare i diritti dei prigionieri repubblicani Brian Sheridan, Dominic Dynes, Brian Cavlan, Kevin Murphy e Packy Carty, condotti all’Antrim Serious Crime Suite per interrogatori, passando prima per il tunnel umiliante delle strip searches.
Una decisione, quella della PSNI, definita arbitraria per non aver richiesto ed ottenuto alcuna autorizzazione da parte di alcun magistrato. Paul McLaughlin, dalla parte della PSNI, ha riferito alla Corte che gli uomini, che già stanno scontando una condanna a Maghaberry, erano stati in realtà arrestati.
Dopo una pausa, i giudici della Corte Suprema hanno espresso la loro decisione che ha concesso ai prigionieri di far “momentaneamente” ritorno in carcere.
“In seguito la polizia deciderà quale linea seguire per continuare la loro indagine” ha dichiarato McLaughlin “ma allo stato dei fatti, il ritorno dei prigionieri a Maghaberry pone fine al caso.”
I giudici Higgings e Stephens hanno perciò deciso che il ricorso dovesse essere respinto.
All’uscita dall’aula l’avvocato dei detenuti, Paul Pierce, ha commentato “Il metodo con cui sono stati prelevati questi prigionieri è stato chiaramente un abuso da parte gli agenti di polizia che desiderano utilizzare un potere che non sia soggetto ad alcuna forma di controllo giudiziario o vincoli giuridici”.