SMITHWICK TRIBUNAL. UN DOCUMENTO DELLA GARDA ERA “NELLE MANI DELL’IRA”

Una copia di un Fogra Tora, documento confidenziale della Garda (corpo di polizia dell’Éire) risalente al 1990, finì nelle mani dell’Irish Republican Army: è la rivelazione dell’udienza di ieri dello Smithwick Tribunal
Continua l’indagine sulla sospetta collusione tra l’IRA e la polizia della Repubblica d’Irlanda nell’omicidio di Harry Breen e Bob Buchanan, prominenti agenti del RUC uccisi in un agguato nel 1989, pochi minuti dopo aver lasciato una stazione della Garda.
Il documento citato nell’udienza di ieri conteneva dettagli personali e fotografie di Ian Joseph Sproule e Glen Monteith, presunti membri dell’UVF i cui nomi erano noti alla Garda a partire da indagini su attacchi incendiari a Ballybofey and Castlefin (Co. Donegal) in corso all’epoca. Sproule morì in un attentato davanti alla sua abitazione il 13 aprile 1991, mentre il tentativo di uccidere Monteith fallì; tuttavia, è stato sottolineato che i due uomini non vivevano agli indirizzi contenuti nel documento quando l’IRA attaccò.
Due giorni dopo l’omicidio, l’IRA contattò un giornalista del Derry Journal, rivelandogli di essere in possesso del Fogra Tora, mostrando anche una fotocopia del documento.
Mentre la vicenda diventava di dominio pubblico, l’ex Commissario Noel Conroy, allora Detective Chief Superintendent, si recò in Donegal per indagare su come il documento fosse finito nelle mani dell’IRA; il giorno dopo l’IRA contattò un altro giornalista, sostenendo che le informazioni non provenissero dalla Garda, ma che il documento fosse stato trovato in una “discarica controllata dai lealisti”. Conroy dichiarò che “senza alcun dubbio” si trattava di una fotocopia del Fogra Tora.
Ieri, è comparso per la seconda volta di fronte allo Smithwick Tribunal per deporre sull’indagine che svolse, e ha dichiarato che circa 1.550 copie del documento erano state stampate e distribuite al RUC, a Scotland Yard, all’Interpol e all’intero corpo di polizia irlandese.
Nell’indagare su come l’IRA abbia ottenuto una fotocopia, il Conroy ha affermato di aver interrogato 240 persone, tra cui agenti della Garda, senza tuttavia includerli fra i sospetti.
“È stata un’esperienza angosciante” ha dichiarato, ammettendo di non essere riuscito a capire come l’IRA fosse entrata in possesso del documento, e aggiungendo di aver suggerito che futuri Fogra Tora fossero stampati su carta non fotocopiabile.
La corte ieri ha ascoltato anche la deposizione di un ex vice capo del RUC il cui rapporto era stato presentato come prova lo scorso mese, e secondo cui “La Garda nel Donegal aiutava l’IRA”: “L’IRA è in possesso di un consistente numero di informazioni su presunti membri di gruppi lealisti della Contea di Tyrone, e recenti dichiarazioni dell’IRA lo confermano”, si legge nel rapporto, e Conroy ha ribattuto che sia stato “doloroso da leggere”, in quanto tali informazioni non gli sono mai pervenute. “Le stazioni non parlano”, ha aggiunto.
La corte ha anche ascoltato una deposizione secondo cui un altro Fogra Tora risalente al 1987 è stato rinvenuto durante una perquisizione in un’abitazione appartenente ad una persona descritta come “un capo dell’UDA”.
L’udienza continuerà a Dublino domani.