Ballymurphy: le scuse di boris johnson non sono sincere

Le scuse formali pronunciate da Boris Johnson alla House of Commons, sono state bollate come “non sincere o incomplete”
Il discorso di Boris Johnson – presso la House of Commons in occasione del Prime Minister’s Questions – è iniziato con la lista dei nomi delle 10 vittime della strage di Ballymurphy.
Un’elencazione dopo cui Boris Johnson ha proseguito: “A nome dei futuri governi, e perchè venga messo a verbale in quest’Aula, vorrei chiedere scusa alle famiglie [delle vittime] per come sono state gestite le indagini, per il dolore che hanno sopportato da quando ebbe inizio la loro campagna quasi cinque decenni fa.”
“Nessuna scusa può attenuare il dolore. Spero che possano trarre un po’ di conforto dalle risposte che sono state fornite e e dal sapere che tutto questo ha rinnovato la determinazione del governo a garantire che, in futuro, altre famiglie possano trovare risposte con meno angoscia e ritardo”.
Parole vacue che non hanno accennato alla colpevolezza dei soldati, responsabili primi delle morti di civili innocenti, come riconosciuto dal coroner al termine dell’inchiesta.
“Anche ora che è stata detta la verità, ovvero che ciascuna delle vittime di Ballymurphy fu assolutamente innocente, disarmata e non rappresentativa di minaccia, il primo ministro britannico non può ancora accettare e dire ad alta voce che il reggimento paracadutisti dell’esercito britannico, arrivò e puntò le armi contro civili innocenti”, ha accusato Mary Lou McDonald, presidente Sinn Fein.
Un danno a cui si aggiunge la beffa. “Boris Johnson e il suo governo sono determinati a concedere l’amnistia ai soldati britannici e questo è inaccettabile per le famiglie Ballymurphy, così come per molte altre famiglie che ancora aspettano verità e giustizia”, ha proseguito, ritenendo che Johnson e i filoni politici dal Nord al Sud dell’Isola, stiano agendo in diretta violazione del Stormont House Agreement.
Fonte The Irish News