Kingsmills: i familiari delle vittime abbandonano l’inchiesta per il rifiuto di rivelare i sospettati dell’IRA

I parenti di alcune delle vittime di Kingsmills e l’unico sopravvissuto Alan Black si sono chiamati fuori all’inchiesta sul massacro, per il rifiuto di dare un nome ai 2 membri dell’IRA ritenuti responsabili delle uccisioni
Si tratta dell’abbandono dell’inchiesta in segno di protesta, ma non del processo per il massacro che si consumò a Kingsmills il 5 gennaio 1976, quando 10 operai furono uccisi a colpi di arma da fuoco dopo che il loro furgone venne fermato da uomini armati i quali chiesero ghi tra loro fosse un cattolico, e gli ordinarono di lasciare la scena.
Nessuno è mai stato ritenuto responsabile degli omicidi, ma negli ultimi anni l’Historical Enquiries Team ha identificato gli assassini come appartenenti alla Provisional IRA.
I familiari delle vittime vogliono che il medico legale dia un nome ai due sospettati, entrambi ritenuti membri dell’IRA e ora deceduti.
“In tutta l’Irlanda, conoscono il loro nome”, ma nell’inchiesta sono sempre stati indentificati con delle iniziali.
Il medico legale ha affermato di aver compreso che l’uso continuo delle iniziali potrebbe causare ansia e preoccupazione, ma si trattava di “una questione complicata” e “tutt’altro che semplice”.
“Non si tratta semplicemete di nominare qualcuno già deceduto”, ha sostenuto.
Ha aggiunto che ci sono in ballo questioni di immunità, di interesse pubblico e informazioni segrete che potrebbero essere fonti di pericolo.

Alan Black
Parlando fuori dal tribunale, Alan Black – unico sopravvissuto – ha sottolineato la frustrazione provata dai familiari.
Black ha affermato che il nome di un sospettato è noto “in tutta l’Irlanda”.
“È frustrante che il coroner non lo nomini. Perché non farlo? Lo sappiamo tutti. In tutta l’Irlanda, conoscono il suo nome.”
Fonte BBC News Northern Ireland