The Five Demands

L’ex presidente dello Sinn Fein ha respinto le affermazioni secondo cui “figure in ombra” svolgano un ruolo chiave nella gestione del partito

Taoiseach Leo Varadkar ha affermato che lo “Sinn Fein non è un partito normale”. I commenti del Primo Ministro irlandese, cavalcano l’onda delle critiche che stanno piovendo contro il partito repubblicano mentre sta cercando di guadagnarsi un posto nel governo.

Gerry Adams ha fermamente respinto questa critica, affermando che i funzionari non eletti, all’interno dello Sinn Fein, non sono diversi da quelli degli altri partiti. Ha asserito anche che questo genere di critiche sono destinate a fomentare le minacce nei confronti dei membri del partito, come già successo a Michelle O’Neill e Gerry Kelly.

Adams ha ribadito che “figure in ombra” quali Ted Howell, Padraic Wilson, Marty Lynch, Sean Murray e Bobby Storey sono da tempo ben note sia al governo britannico che a quello irlandese, nonché a Varadkar e Martin (leader Fianna Fail).

Scrivendo sul suo blog Léargas, Adams ha affermato questi personaggi hanno fatto parte della squadra negoziale dello Sinn Fein per un “periodo molto lungo”, che ha permesso loro di confrontarsi con politici del calibro Tony Blair, Gordon Brown, Theresa May e Bertie Ahern.

“Tutti questi attivisti sono ben noti. Molti hanno alle spalle lunghe e fruttuose collaborazioni e con alti ministri e funzionari del governo irlandese e britannico, insieme ai quali attraverso un processo di pace, si è giunti alla fine del conflitto e al raggiungimento della pace”.

“Sono certo che se Padraic Wilson, Ted, Big Bob, Marty Lynch, Sean Murray, o altri come loro, si presentassero alle elezioni nelle loro comunità sarebbero eletti”, ha scritto l’ex presidente Sinn Fein.

Fonte Belfast Telegraph