The Five Demands

I familiari di un uomo, il cui cranio era stato usato come posacenere dai membri del reggimento paracadutisti dopo che era stato ucciso a colpi di arma da fuoco, hanno parlato della loro “profonda sofferenza”

Henry Thornton, originario del South Armagh, fu ucciso all’età di 28 anni mentre viaggiava lungo Springfield Road a Belfast, nell’agosto del 1971.

I dettagli delle azioni inquietanti, compiute dai soldati britannici, sono state rivelate nel corso dell’inchiesta sul massacro di Ballymurphy.

L’ex paracadutista Henry Gow ha raccontato al coroner di come un collega recuperò parte del cranio di Henry Thornton e lo usò come posacenere.

Gow aveva già raccontato l’episodio agghiacciante nella sua autobiografia Killing Zone, scritto sotto lo pseudonimo di Harry McCallion, pubblicato nel 1995.

Thornton morì quasi all’istante, quando fu raggiunto dai colpi di arma da fuoco sparati, contro il furgone in cui viaggiava, dal soldato britannico Alan McVittie nei pressi dell’ex stazione  della RUC di Springfield Road.

Durante l’interrogatorio, Gow ha anche raccontato di una sorta di  “lotteria” interna al reggimento per premiare i soldati che riuscivano ad uccidere qualcuno. Il vincitore “prendeva il piatto” e usava i soldi per farsi una bevuta.

L’avvocato della famiglia Thornton, Pádraig Ó Muirigh, ha dichiarato che erano già a conoscenza dei fatti.

“L’accusa che i resti della loro persona amata siano stati trattati in modo così poco dignitoso è fonte di grande sofferenza per loro”, ha affermato.

“Questa rivelazione e altre, come il jackpot per i soldati che riuscivano nell’impresa di uccidere qualcuno, sono profondamente inquietanti, ma comunque indicativi della cultura prevalente nel reggimento dei paracadute”.

Ó Muirigh ha aggiunto: “Questo reggimento ha lasciato dietro di sè una litania di omicidi e brutalità nei vari turni di servizio, sia nell’area di Ballymurphy, Shankill Rd, Ardoyne così come nel Bogside a Derry”.

Tratto da Irish News