AMNESTY INTERNATIONAL: “GIUSTIZIA NEGATA” AI FAMILIARI DELLE VITTIME DELLA BLOODY SUNDAY

In seguito all’annuncio del Public Prosecution Service secondo cui molte famiglie che hanno perso i propri cari a Bloody Sunday non vedranno un procedimento giudiziario, un portavoce di Amnesty International ha dichiarato che i familiari delle vittime stanno pagando il prezzo per l’incapacità del governo di affrontare efficacemente questioni legate all’eredità dei Troubles
Rispondendo alle notizia dell’incriminazione di un solo soldato per i fatti della Bloody sunday, Grainne Teggart, responsabile delle campagne di Amnesty International in Irlanda del Nord, ha dichiarato: “È giusto che il Soldato F debba ora affrontare la giustizia per le sparatorie, ma con quattordici civili morti e un solo processo, l’annuncio di oggi significa che molti dei responsabili non saranno tenuti a risponderne”.
“Ostacolando e ritardando la giustizia per costì tanto tempo, significa averla negata a molte famiglie, nessuno dovrebbe essere in grado di cavarsela per gli omicidi”.
“Ciò che è stato raggiunto oggi (14 marzo) è una rivendicazione di quasi 50 anni di campagne da parte delle famiglie devastate da Bloody Sunday, che dovrebbero essere orgogliose del loro sostegno reciproco e della loro solidarietà in cinque difficili decenni”.
“Oggi è un duro promemoria del fatto che le vittime hanno a lungo pagato il prezzo per il fallimento del governo nel trattare efficacemente il passato. Chiediamo al governo del Regno Unito di garantire che non vi siano ostacoli alla giustizia e chiarire che non ci sarà amnistia per le violazioni dei diritti umani, comprese quelle commesse dalle forze di sicurezza”.
“Tutte le vittime di violazioni dei diritti umani e abusi, a causa del conflitto nordirlandese, hanno diritto a un’indagine indipendente, con la possibilità di perseguire penalmente dove ce ne siano le prove. Rimuovere questo ricorso significherebbe tradire il diritto fondamente delle vittime ad avere giustizia”.
Tratto da 4ni.uk