30 PROTESTANTI UCCISI DALL’UVF DAL CESSATE IL FUOCO

Il denaro, la droga e l’orgoglio ferito hanno fatto dell’Ulster Volunteer Force la banda di assassini più prolifica dalla fine dei Troubles

Si ritiene che l’omicidio di Ian Ogle sia il 30° omicidio di un protestante per mano dell’UVF, da quando il gruppo terrorista lealista dichiarò il cessate il fuoco nel 1994.

Nel 2005, la follia omicida del famigerato gruppo paramilitare lealista, portò il governo britannico a disconoscere il cessate il fuoco annunciato quasi 25 anni fa dall’allora leader UVF, Gusty Spence. Nel 2008 l’esecutivo ritrattò quella decisione, ma lo spargimento di sangue è continuato.

L’omicidio più rilevante dal presunto cessate il fuoco dell’UVF, fu quello di Raymond McCord Jnr, ucciso dagli uomini del Mount Vernon UVF.
Il ventiduenne fu picchiato a morte con dei blocchi di cemento, per ordine del comandante Mark Haddock, nel novembre 1997.

Raymond McCord, padre della vittima, si adoperò instancabilmente per scoprire la collusione tra l’UVF e il RUC, per il quale Haddock era un informatore.

Dopo l’assassinio di Ian Ogle, McCord ora pretende che i vertici unionisti chiedano l’arresto della leadership dell’UVF.
Ha anche messo in discussione il tempo impiegato dalla polizia per indicare l’UVF di East Belfast, quale responsabile della morte di Ogle .
“Perché ci sono voluti quattro giorni, quando due minuti dopo l’omicidio tutti sapevano chi era stato?”

Fonte Belfast Telegraph

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