OMICIDIO IAN OGLE. PUGNALATO 11 VOLTE ALLE SPALLE

Conferenza stampa del sovraintendente investigativo della PSNI, Jason Murphy. Ian Ogle è stato ucciso da 11 pugnalate e una frattura al cranio. Confermata pista di indagine dell’UVF

Durante la conferenza stampa di giovedì, 31 gennaio, Jason Murphy ha confermato che una delle linee di indagine sull’omicidio di Ian Ogle, porta ai membri dell’UVF di East Belfast.

Ogle è stato pugnalato 11 volte alla schiena, poco prima delle 21.30 di domenica 26 gennaio,  da un gruppo di almeno cinque uomini.

Il suo cranio presente una frattura.

Murphy ritiene che all’origine dell’attacco, possa esserci un alterco avvenuto al di fuori di un fast food in Beersbridge Road alle 20.45 di domenica.

“Le indigini sulle circostanze esatte di quell’incidente sono ancora in via di sviluppo, ma credo che Ian fosse lì”.

Stando a quanto riferito dal sovraintendente investigativo della PSNI, gli assassini avevano parcheggiato una Seat Leon nera, targata JGZ 7406, in Langtry Court, appena fuori da Templemore Avenue, per poi raggiungere Cluan Place.

“Dopo l’attacco, sono tornati in Templemore Avenue – alcuni degli assassini sono saliti sull’auto ed altri hanno fatto perdere le loro tracce a piedi, attraverso le case in Langtry Court”.

“L’auto ha percoso il tragitto lungo Templemore Avenue, Major Street e  Lower Newtownards Road, prima di essere lasciata in Pitt Place”, ha dichiarato Murphy.

Gli investigatori stanno prendendo in considerazione la pista dell’UVF.

jasonmurphy

“Voglio essere chiaro – non c’è alcuna giustificazione per l’omicidio di Ian Ogle”, ha ribadito Murphy.

“Posso confermare che una linea di indagine, è quella secondo cui Ian sia stato ucciso da membri dell’UVF di East Belfast”.

“L’UVF ha rilasciato dichiarazioni in relazione all’omicidio di Ian, ma è troppo presto per stabilirne la verdicità.”

Murphy ha detto di voler appellarsi a “coloro che hanno influenza” affinchè collaborino con la polizia, per aiutarli a localizzare i responsabili e consegnarli alla giustizia.

“Riconosco che l’omicidio di Ian non sia stato solo un attacco a Ian – è stato un attacco al tessuto della comunità: gli assassini di Ian hanno unito l’intera comunità nella condanna”.

“Se c’è qualcosa di positivo che può scaturire dall’omicidio di Ian, sarà che la paura e le intimidazioni, utilizzate da alcune persone per esercitare influenza, sono state ora brutalmente esposte alla comunità e condannate da ogni angolo”.

Fonte Qradio

Ian Ogle Vigil – Fotografie tratte da Twitter e Belfast Telegraph

 

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