“UN MIGLIAIO” LE FAMIGLIE CACCIATE DI CASA DAI LEALISTI NEL 2013

A lanciare l’allarme è Raymond McCord, il cui figlio fu ucciso dall’UVF nel 1997
Il numero delle famiglie rimaste senza casa a seguito di minacce e intimidazioni ad opera di gruppi paramilitari lealisti è il più alto degli ultimi cinque anni: questi i preoccupanti dati forniti da McCord.
Ancora più allarmante, ha inoltre aggiunto, è il fatto che spesso la PSNI abbia tardato o rifiutato di firmare il modulo per la riassegnazione delle abitazioni, perché una delle clausole è che si specifichi da dove provengano le minacce, e ufficialmente un cessate il fuoco è in vigore sia per l’UVF sia per l’UDA.
A questo proposito, è stato citato il caso di un parente di Bobby Moffett (ucciso dall’UVF nel 2010), rimasto vittima di un brutale pestaggio per mano di membri della stessa organizzazione: dopo la denuncia, la PSNI ha rifiutato di compilare il modulo, in quanto ritiene che l’UVF non abbia mai violato il cessate il fuoco.
Il problema è stato ancor più grave per quelle famiglie che possedevano la casa che sono state costrette a lasciare, e che non erano perciò incluse nelle statistiche dell’Housing Executive. “La realtà supera di gran lunga i numeri di cui è in possesso l’Housing Executive”, ha sottolineato McCord.
Uno dei peggiori casi di quest’anno è stato quello che ha visto coinvolta Jemma McGrath, 24enne, partner di un ex “brigadiere” dell’UVF: dopo averla costretta a lasciare la sua abitazione e il suo quartiere, i paramilitari le hanno sparato fuori da una casa a East Belfast, colpendola alla pancia. Si pensa che dietro all’attentato ci fosse un comandante della brigata locale dell’UVF, che ha avuto un ruolo prominente nell’ondata di criminalità e violenza settaria scatenata dalle flag protests nell’ultimo anno.
McCord è coinvolto in prima persona nella campagna per smascherare la collusione dello special branch della RUC con i paramilitari dell’UVF di North Belfast che sedici anni fa uccisero suo figlio. Gli stessi elementi sarebbero coinvolti anche in una dozzina di altri omicidi.