MASSEREENE TRIAL. LA TESTIMONIANZA DI UN SUPERSTITE ALLA STRAGE
Mark Fitzpatrick, geniere del Royal Engineers, ha fornito la propria testimonianza nel processo per la strage alla base militare di Massereene che vede al banco degli imputati i repubblicani un quasi ‘irriconoscibile’ Colin Duffy e Brian Shivers
Secondo giorno nel processo per l’attentato alla base militare di Massereene avvenuto il 7 marzo 2009, nel quale morirono i soldati Patrick Azimkar e Mark Quinsey. Ieri la proiezione di un video frutto della registrazione di telecamere a circuto chiuso, che ha mostrato gli istanti dell’attacco. Oggi invece, è stato il giorno delle testimonianza di un ‘collega’ delle vittime’, Mark Fitzpatrick, scampato miracolosamente all’agguato.
Deve la sua salvezza alla sua prontezza nel trovare riparo all’interno del veicolo utilizzato per la consegna di pizze a domicilio. Dice di aver visto un uomo armato con il volto coperto da un passamontagna che dopo averlo individuato all’interno del veicolo aprì il fuoco per interminabili 10-15 secondi.
Fitzpatrick riuscendo a scappare ha riportato ‘solo’ una ferita alla mano, alla spalla, al polmone, e sfiorato da un colpo alla testa. Ha affermato di essere stato presente quando l’uomo armato diede il colpo di grazia al soldato Patrick Azimkar.
“Quando mi ha visto in macchina, ha aperto il fuoco sulla vettura” ha detto il soldato.
Nel corso dell’udienza presso l’Antrim Crown Court, è stato rivelato che nell’attacco erano stati sparati un totale di 63 colpi.
In aula i due imputati: Colin Duffy e Brian Shivers. Proprio il prominente repubblicano originario di Lurgan, è la chiara e tangibile testimonianza della protesta repubblicana in corso a Maghaberry, con i sui lunghi capelli e barba incolta che riportano il pensiero ai blanketmen di Long Kesh.
Il processo potrebbe durare 5 settimane.

