STATEMENT FROM THE REPUBLICAN POWs MAGHABERRY
4 agosto 2011
Traduzione a cura di Elena Chiorino
In seguito alla ripresa delle proteste all’inizio di maggio, abbiamo spiegato in dettaglio le ragioni per cui siamo stati costretti a queste azioni. Ci è parso chiaro, fin da quando è stato firmato l’accordo del 12 agosto, che l’amministrazione carceraria/NIO abbia attuato una politica di “riconquista”. Da quando abbiamo ripreso la protesta, ci siamo incontrati con il team di controllo che David Ford ha istituito immediatamente dopo che l’accordo è stato siglato ai fini di monitorarne l’applicazione. Questo gruppo aveva l’obbligo di consegnare rapporti periodici a Ford sul suo progresso o fallimento. Il loro primo rapporto risale all’ottobre 2010, due mesi dopo la firma e sette mesi prima della ripresa della nostra protesta, e conteneva resoconti sui problemi che erano emersi in relazione alla mancata applicazione di determinati punti chiave dell’accordo da parte dell’amministrazione carceraria/NIO.
Proseguiva con sei consigli per risolvere i suddetti problemi, che non vennero seguiti, come già è successo con innumerevoli altri dannati rapporti consegnati al Prison Service in passato. I consigli contenuti nel rapporto riguardavano la pratica dello strip searching e il controllo del movimento; entrambi questi problemi erano stati trattati nell’accordo di agosto.
Molto prima di riprendere le proteste, abbiamo avvertito sia il team di controllo sia l’amministrazione carceraria che la mancata applicazione di quei consigli avrebbe acuito la tensione già alta a causa del fallimento dimostrato dall’amministrazione carceraria/NIO nel rispettare l’originale accordo di agosto e nel trattare i problemi più gravi che avevano portato alle proteste del 2010, conclusesi con la firma dell’accordo. Sfortunatamente, Ford e l’amministrazione carceraria/NIO hanno sottovalutato la gravità della situazione e mancato totalmente ai termini che l’accordo prevedeva, anche dopo quei consigli.
Durante i nove mesi trascorsi fra la firma dell’accordo e la ripresa della protesta, i POWs hanno lavorato instancabilmente per vedere risolti questi problemi, dibattendo legalmente e pianificando attentamente le nostre mosse. Solo quando non ci è più rimasta alcuna alternativa abbiamo ripreso la protesta. Abbiamo intrapreso questa strada nella consapevolezza che una lunga battaglia ci aspettava, e che la protesta sarebbe potuta durare molto a lungo. Si supponeva che l’accordo di agosto rappresentasse per tutti i POWs repubblicani un fondamentale pilastro sul quale costruire una via che conducesse direttamente ai nostri principi repubblicani.
La mancata applicazione dell’accordo ha reso impossibile la realizzazione di questo pilastro. Quando, in qualunque accordo, una sola parte è interessata a far sì che funzioni, quell’accordo è destinato a fallire fin dall’inizio. Questi fallimenti dipendono direttamente da David Ford e dall’amministrazione carceraria/NIO. Siamo ad un punto morto. Non c’è alcun accordo. Non c’è nulla all’orizzonte a darci la minima speranza che Ford o gli inglesi abbiano intenzione di fare i conti con questi problemi, anzi: Ford preferisce utilizzare i media per stabilire una posizione immutabile piuttosto che affrontare direttamente il P.O.A. lealista e la bigotta amministrazione carceraria. E tutto questo prova che i nostri timori erano fondati: questa protesta si trasformerà in una lunga battaglia.
Non accetteremo nulla di meno delle nostre originali richieste, che avevano portato all’ormai fallito accordo di agosto. Dunque, chiediamo alle famiglie e ai compagni in patria e all’estero di mostrare supporto a quello che è solo l’inizio di una lunga, dura battaglia, e ringraziamo per il continuo sostegno.
Vittoria ai POWs.
Firmato: Colin Duffy, Sean McConville, Damien McLaughlin, Brian Cavlan, John Paul Wootton, Harry Fitzsimons, Joe Barr, Mark McGuigan, Kevin Barry Nolan, Brian Sheridan, Dominic Dynes, Gavin Coyle, Brendan McConville, Gerard McManus.
