Coalisland. Paul Campbell incarcerato per l’attentato alla caserma del RUC nel 1997

Paul Campbell condannato a sette anni e mezzo di reclusione per un attentato dinamitardo contro una caserma del RUC, avvenuto più di due decenni fa
Il quarantunenne Paul Campbell, incastrato da prove di DNA, lo scorso mese era stato dichiarato colpevole dell’esplosione potenzialmente letale avvenuta il 26 marzo 1997 e per possesso di un ordigno rudimentale. All’epoca dei fatti aveva 18 anni.
La polizia ha accolto con favore la condanna, risultato di una “lunga e complessa” indagine.
L’ispettore capo John Caldwell ha dichiarato: “Dovrebbe inviare un chiaro messaggio a coloro che hanno un ruolo nella violenza: perseguiremo con forza i responsabili per portarli davanti ai tribunali a rispondere delle loro azioni”.
“Continueremo a combattere la minaccia rappresentata da coloro che intendono utilizzare la violenza per promuovere i propri programmi. Rimaniamo impegnati a rendere l’Irlanda del Nord più sicura per tutti “.

Paul Campbell
Gareth Doris, anche lui implicato nell’attentato, era già stato condannato a 10 anni di prigione. Campbell invece era riuscito a fuggire nella Repubblica.
Avrebbe dovuto ricevere una condanna più alta di quella che Doris perchè “colto in flagrante” sulla scena, con le aggravanti di terrorismo e fuga dalla giurisdizione.
La difesa ha sostenuto: “Questo incidente è avvenuto 23 anni fa. Non stiamo invitando la corte a fare alcun favore al signor Campbell”.
“Ciò che cerchiamo è il riconoscimento del fatto che è stato condannato per eventi che hanno avuto luogo nel marzo 1997, quando aveva 18 anni e ora è un uomo adulto con quattro figli piccoli e una moglie.
Pownall, avvocato difensore, ha esortato il tribunale a tenere conto del “ritardo significativo” nel portare il caso in tribunale e del fatto che dal 1997, “Campbell non ha commesso alcun reato significativo ”.
Il giudice, accogliendo parzialmente le richieste, ha affermato di aver tenuto in considerazione: l’ingenuità di Campbell nell’essersi fatto coinvolgere in un atto di terrorismo; la mancanza di precedenti penali all’epoca dell’attentato; il fatto che l’imputato da allora si era creato una famiglia.
Considerando, come base di partenza, una pena di 10 anni, il giudice McFarland ha applicato una riduzione di due anni e mezzo a causa del ritardo nel caso e anche dell’impatto che la condanna avrà sui figli dell’imputato.
Fonte Belfast Telegraph