COME INIZIARONO I TROUBLES? UN NUOVO LIBRO LO RACCONTA

Un nuovo libro documenta, attraverso testimonianze delle violenze settarie del 1969, argomento che non ha trovato spazio nei libri di storia
Scritto da Michael McCann, “Burnt Out – How the Troubles Began” è un affascinante resoconto di come migliaia di famiglie nazionaliste e cattoliche siano state costrette a lasciare le loro case durante l’esordio del recente conflitto nordirlandese.
Il libro è frutto di 10 anni di ricerca, utilizzando resoconti di testimoni oculari e prove archivistiche delle violenze che hanno causato la fuga di circa 2.000 famiglie di Belfast.
Nonostante il significato degli eventi, Michael ha detto che la narrativa nazionalista degli eventi del 1969 è stata ampiamente ignorata dai libri di storia, ed è stata questa la molla per iniziare le ricerche.
“Ho guardato i libri di storia e non c’era niente”, ha spiegato Michael McCann.
“A distanza di cinquant’anni dopo se si prende un libro dal Queen’s History Department, a poche miglia dall’epicentro di Divis Street, non c’è nulla. Ovunque non c’è niente. Mentre i 30 anni di violenza (i Troubles) fanno parte dell’establishment britannico. Perché avrebbero dovuto prendere in considerazione la violenza di stato e lealista? Ecco perché ho iniziato a fare questa ricerca”.
“Ci sono pochi libri, tra cui “Ardoyne – The Untold Truth” che ne da un piccolo assaggio, e ci sono alcuni piccoli opuscoli su Bombay Street, ma non c’è molto altro”.
“Non c’è letteralmente nessuna narrativa nazionalista di questo periodo. Il mese di agosto del 1969 è stato completamente ignorato. Alcuni storici revisionisti hanno tentato di dare la colpa del conflitto all’IRA, che all’epoca era praticamente inesistente.”
“Questo è stato un pogrom pianificato dai lealisti. La polizia arrivò e sparò migliaia di colpi e creò una testa di ponte per i lealisti, per permettere loro di scendere in ogni strada e lanciare molotov. I resoconti dei testimoni oculari danno un’esperienza personale di quanto accadde.”
Il resoconto di Michael McCann è inquadrato nel contesto di uno stato formato sul settarismo. Questo settarismo avrebbe squarciato il Nord Irland e, alla fine, avrebbe distorto le storie ufficiali del conflitto. McCann evidenzia che i resoconti dei testimoni oculari di coloro che hanno sofferto la violenza sono sostenuti da prove di archivio imparziali e dalla testimonianza cruciale del giornalista inglese Max Hastings.
“Le sue prove sono fondamentali”.
“Max Hasting entrò nell’appartamento di [Divis] di Patrick Rooney, un bambino di nove anni ucciso mentre un blindato armato con mitragliatrici da 30 millimetri, apriva il fuoco su case e appartamenti. Era sulla scena e assistette alla sparatoria. Vide il padre con il bambino in braccio e disse che la stanza era “martoriata”.
“Poi fu testimone di altre violenze nelle strade. Le sue prove sono fondamentali per questa ragione.”
‘Burnt Out’ è un resoconto cruciale dei massacri settari, che porta in primo piano le voci inedite e fornisce un quadro storiografico più completo dei primi giorni del conflitto. Nonostante sia di fondamentale importanza per la comprensione dei Troubles, Michael McCann è sicuro che quelle voci avrebbero potuto facilmente perdersi nel tempo.
“Molte delle persone con cui ho parlato sono morte”, ha spiegato.
“Tante di queste testimonianze sarebbero andate perdute se non avessi iniziato la mia ricerca quando l’ho fatto”.
“Ci sono enormi lacune nella storia dei Troubles. Penso che il libro cambierà la comprensione della gente, del perché le cose siano accadute. La violenza non è uscita dal nulla: 1.820 famiglie non hanno lasciato le loro case per niente”.
Tratto da Belfast Media Group