STATEMENT DEI POWS A MAGHABERRY, 6 FEBBRAIO 2015

Article-4-Image-640x346-12-Nov-2014-Prisoner-StatementDichiarazione dei Prigionieri Repubblicani a Maghaberry, 6 febbraio 2015
Traduzione a cura di Valentina Principe

Prigionieri Repubblicani brutalizzati

I prigionieri politici repubblicani desiderano chiarire i fatti dei recenti eventi accaduti nell’ala Repubblicana. Lunedì 2 febbraio, verso le 10.30 del mattino, un allarme suonato da un membro dello staff della prigione fuori dal Roe 4 ha portato alla chiusura completa dell’ala repubblicana. Quando quest’allarme è stato suonato, parecchi prigionieri erano sul pianerottolo.

L’ufficiale senior di turno, Paul Brown, si è avvicinato ad un prigioniero repubblicano che, alla domanda se stessero chiudendo tutto, si è sentito rispondere di sì. Mentre i prigionieri stavano tornando alle aree chiuse dell’ala, la nota squadra anti-sommossa carceraria ha caricato il pianerottolo. L’ufficiale senior si è prodigato sforzi fisici e verbali per fermali, dicendo che non erano necessari. Le sue proteste fisiche e verbali sono state ignorate ed è stato allontanato.

Un prigioniero, Martin Kelly, stava andando verso la sua cella quando la squadra anti-sommossa lo ha afferrato bloccandolo. Quanto è successo dopo è stato un pesante assalto; otto agenti della squadra anti-sommossa, hanno buttato Martin a terra e lo hanno trascinato nella sua cella dove hanno continuato a picchiarlo. Nel frattempo l’ufficiale senior, Paul Brown, ha continuato ad urlare “non è necessario”. A Martin è stato negato l’accesso ad un ospedale esterno poiché non ha accettato la perquisizione corporale da parte della stessa squadra che lo aveva brutalizzato. Si sospetta che abbia un braccio rotto e gli sono stati applicati cinque punti in faccia, che secondo un’infermiera si sono resi necessari perché è stato calpestato. Ha abrasioni al collo perché hanno tentato di strangolarlo. Ha un gonfiore e del liquido alla base del cranio, che secondo un medico è il risultato di pugni. A una paramedico vicino alla squadra anti-sommossa sono state chieste le condizioni delle ferite di Martin, ma si è rifiutato di dire altro se non “Sta bene”. Sono stati inoltrari reclami contro questa persona presso l’amministrazione della prigione, presso il Prisoner Ombudsman e al team di valutazione di David Ford.

Finora, le ferite di Martin sono state viste da Tom McGonigle, Prisoner Ombudsman, dal team di valutazione di David Ford e da altri. Queste stesse persone hanno parlato con un altro prigioniero che, il 1 febbraio, ha ricevuto calci ai testicoli da un membro dello staff carcerario mentre veniva chiuso nella sua cella e non ha ricevuto cure mediche nonostante la presenza di sangue nelle urine. Ciò è accaduto dopo che dozzine di membri dello staff della prigione sono stati dislocati nei corridoi dell’ala repubblicana. In quel momento, un membro Senior della squadra anti-sommossa nonochè abusatore seriale, Harry Evans, urlava oscenità sessuali disgustose sulle mogli dei prigionieri repubblicani.

Anche se i commenti di Evans sono stati riportati al Prisoner Ombudsman e all’amministrazione carceraria, egli è stato selezionato per guidare le operazioni di lock-out lunedì sera, dirette dal Governatore Brian Armour.  E’ stata raccolta la nostra testimonianza secondo cui crediamo che i responsabili del pestaggio di Martin non dovrebbero più avere interazioni con i prigionieri politici repubblicani. Sono in corso discussioni in vista del rifiuto delle ispezioni da parte di quanti implicati.

Abbiamo documentato tutto questo e chiesto al Prisone Ombudsman di raccogliere tutte le registrazioni disponibili e vogliamo sovvertire le accuse e le falsità rilasciate dai media unionisti, David Ford, Sue McAllister e altri. I pestaggi, le intimidazioni, le mosse politiche e gli inganni non hanno funzionato in passato; non funzioneranno ora, né in futuro. Siamo determinati ora più che mai ad ottenere niente meno che la completa ed immediata messa in atto del Patto dell’agosto 2010.

Prigionieri Politici Repubblicani
Roe House 

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