PSNI IN TRIBUNALE: SOSPETTI DI INTRALCIO ALLE INDAGINI IN PIÙ DI 100 OCCASIONI

Michael Maguire, Police Ombudsman per il Nord Irlanda, ha annunciato la decisione di intraprendere un’azione legale contro lo Chief Constable della PSNI: l’accusa è di aver rifiutato di fornire informazioni adguate agli investigatori in più di cento occasioni
Per Maguire “non c’era altra strada”: infatti, afferma, in più di cento casi su cui stava indagando “non ha ricevuto adeguate informazioni dalla PSNI”.
Una decisione senza precedenti, che ha come scopo quello di far luce su 60 omicidi rimasti irrisolti: in tutti, sulla PSNI grava il sospetto di negligenza e condotta criminale e, in definitiva, collusione.
Tra i casi oggetto di revisione da parte del Police Ombudsman, spicca quello dell’attentato lealista all’Heights Bar di Loughinisland: le famiglie delle hanno oggi dato voce alla rabbia per i nuovi sviluppi, emersi a ormai vent’anni dalla tragedia.
“Com’è possibile che ci sia voluto tutto questo tempo perché venissimo a scoprire che la PSNI sta deliberatamente nascondendo informazioni?”, è la domanda che ha posto Claire Rogan – rimasta vedova a causa dell’attentato – a nome di tutti..
“Che lo Chief Constable stia cercando di nascondere informazioni è assolutamente incredibile”, ha commentato furiosa Moira Casement, che nella strage perse lo zio 87enne, Barney Green.
“Che cosa sta cercando di insabbiare, e per conto di chi?”, ha aggiunto. “Questi insabbiamenti e ostacoli costano milioni, ma la verità non ha alcun costo. Adesso è il momento della verità”.
In un laconico comunicato, la PSNI ha dichiarato di star “cercando di trovare una soluzione con il Police Ombudsman”.