OMICIDI SAS, ANCORA UN ANNO DI ATTESA PER L’INCHIESTA

Lawrence McNally, Peter Ryan e Tony Doris, tre membri della PIRA di Tyrone, furono colpiti da almeno 200 proiettili della SAS: a 22 due anni di distanza, rinviata l’inchiesta ancora per un anno

“Problemi legali irrisolti”: è questa la giustificazione per il rinvio richiesto dalle autorità giudiziarie britanniche. Tra le “questioni” ancora da dibattere, la lista dei testimoni delle forze di sicurezza e soprattutto quali documenti possano “essere mostrati alle famiglie e ai loro legali” senza “compromettere la sicurezza nazionale”: di questo si stanno occupando il Ministero della Difesa e la PSNI.

A Fiona Doherty, del team legale delle famiglie, la risposta sembra indubbia: “Devono esserci mostrati tutti i documenti relativi ai piani dell’operazione, inclusi gli ordini e tutti gli appunti che possano aiutare a determinare cosa sia stato fatto per evitare un ricorso alla forza”.

Intanto, un processo di quattro settimane è stato fissato per il 1 settembre prossimo. “Combattiamo questa battaglia legale da 12 anni e andremo avanti, ma questo ulteriore anno è ridicolo”, è stato il commento di Tarlagh Connolly, cugina di una delle vittime.

I tre membri dell’IRA stavano attraversando Coagh (Co. Tyrone) alla guida di un’auto rubata, contro cui la SAS aprì il fuoco. Era il giugno 1991.

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