CORTE D’APPELLO: NESSUNA ATTENUANTE, MICHAEL STONE RESTA IN CARCERE

Lo spietato killer lealista che sparò sulla folla al cimitero di Milltown durante i funerali dei Gibraltar Three resta in carcere: lo ha deciso oggi la Corte d’Appello
Nessuna attenuante, anzi “numerose aggravanti”, come ha fatto notare il giudice della Corte d’Appello, Declan Morgan: fallisce così il tentativo del killer lealista di veder ridotta la sentenza a 30 anni a cui fu condannato dopo la strage di Milltown.
Stone aprì il fuoco sulla folla riunita per i funerali di Mairéad Farrell, Séan Savage e Michael McCann, uccisi a Gibilterra dalla SAS il 6 marzo 1988. Mentre la terza bara veniva posata a terra, il killer iniziò a sparare all’impazzata e a lanciare granate, finché riuscirono a disarmarlo: tre le vittime – Thomas McErlean, John Murray and Kevin Brady – e più di cinquanta i feriti.
“La motivazione degli omicidi era politica, e il killer ha agito con l’intento di incutere terrore al resto della comunità. Oltretutto, si era armato pesantemente, il che implica premeditazione. Queste sono aggravanti, non c’è alcun fattore attenuante”, è stato il verdetto.
Stone, autore di numerosi altri omicidi e mente di alcuni tentativi di omicidi – tra cui un piano per uccidere Martin McGuinness alla fine degli anni ’80, poi abbandonato all’ultimo momento – si era “offerto come killer professionista” per “qualunque gruppo lealista che lo avesse voluto”.
Ricevette l’ergastolo nel 1989, condannato per sei omicidi, cinque tentativi di omicidio e tre cospirazioni di omicidi. Fu poi scarcerato dopo la firma del Good Friday Agreement, secondo i termini dell’accordo, ma la sua ossessione per i leader dello Sinn Féin gli costò nuovamente il carcere nel 2006, dopo che si presentò a Stormont armato di esplosivi, coltelli, un’ascia e una garrotta.
Il verdetto odierno stabilisce che un suo eventuale rilascio non tornerà in discussione prima del 2018.
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