HUNGER STRIKE 1980. LA THATCHER “DIEDE L’ASSENSO PER LE TRATTATIVE”

Anche il biografo ufficiale di Margaret Thatcher Charles Moore conferma che nel 1980 erano in corso trattative segrete tra la leadership dell’IRA e il Governo britannico
Continuava imperterrita a dichiarare in pubblico che non avrebbe “negoziato con i terroristi”, ma “non era sincera”: la biografia autorizzata della Lady di Ferro è uscita ieri, e non lascia dubbi.
Un agente di alto rango dei servizi di sicurezza si mise in contatto con la leadership dell’IRA tramite un uomo d’affari di Derry, Brendan Duddy, che fu scelto come mediatore: fu lui a rivelare all’agente che “Adams e McGuinness volevano fermare lo sciopero della fame”.
Fu allora studiato un accordo che permettesse ai Repubblicani di salvare la faccia, e Kenneth Stowe, del Northern Ireland Office, organizzò un meeting urgente con Magaret Thatcher alla House of Commons. Anche l’allora Segretario di Stato, Humphrey Atkins, era presente.
“Nel frattempo”, scrive Moore, “l’agente dei servizi di sicurezza era su un’auto pronta a portarlo ad Heathrow perché raggiungesse di persona il Nord Irlanda. E Margaret Thatcher diede il via libera alla missione.
“Secondo la sua visione, tutto questo era ben diverso dall’essere una diretta trattativa tra lei stessa o i suoi Ministri e l’IRA/Sinn Féin.
“Qualche tempo dopo”, prosegue, “mi disse ‘ Non tratterei mai con questa gente. Uccidono a destra, al centro e a sinistra. Quello che la sicurezza fece fu prendere contatti e far passare un messaggio’. La sua reputazione sarebbe stata danneggiata se si fosse saputo. Non era sincera”, conclude.