NUOVA INDAGINE SULLA STRAGE DI ENNISKILLEN

Nuove prove sono il motore che hanno acceso la necessità di una nuova indagine sul massacro di Enniskillen che l’8 novembre 1987 (Remembrance Day) causò 11 vittime e 63 feriti

A darne l’annuncio di una nuova inchiesta è stata Arlene Foster (DUP), che ha spiegato come gli investigatori siano giunti alla decisione dopo aver messo mano su nuove prove.

“L’attentato di Enniskillen fu un atto di ferocia terribile. Fu motivato da nient’altro che il desiderio di uccidere e mutilare. Fu indiscriminato. Giovani e meno giovani rimasero feriti. Furono prese di mira persone innocenti.”

L’8 novembre 1987, undici persone rimasero uccise e 63 ferite.

La dodicesima vittima, Ronnie Hill, rimase in coma per 13 anni, per poi morire nel 2000.

“Venticinque anni dopo l’esplosione, qualcuno da qualche parte sa chi siano i colpevoli. Qualcuno sa dove la bomba fu costruita, come fu trasportata e chi progettò l’attentato. Non è stato messo in atto da 2 sole persone. Ad essere coinvolto deve essere stato un team di persone”, ha dichiarato Arlene Foster.

In un comunicato la PSNI ha fatto sapere: “L’Historical Enquiries Team ha concluso il proprio lavoro circa le vittime causat dall’attentato a Enniskillen nel 1987″.

“Il personale ha aggiornato le famiglie sul lavoro dell’HET e consegnerà il proprio rapporto alla Sez. Gravi Crimini della PSNI che valuterà la possibilità di un ulteriore lavoro.”

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