MAGHABERRY. MANIFESTAZIONE REPUBBLICANA IN SOSTEGNO DEI PRIGIONIERI

I parenti amici e sostenitori dei detenuti repubblicani a Maghaberry, hanno indetto un presidio davanti alla prigione

Domenica 5 giugno 2011, circa 250 persone (altre fonti riportano ce si siano raggiunte le 500 presenze) si sono radunate fuori Maghaberry, il carcere di massima sicurezza nelle vicinanze di Lisburn dove sono attualmente agli arresti repubblicani del calibro di Colin Duffy e Marian Price, unica donna detenuta in quella che è una prigione maschile.
I manifestanti  hanno protestato contro il peggioramento delle condizioni di detenzione, chiedendo di porre fine agli strip searches , una chiara e riconosciuta violazione dei diritti umani. Il 12 agosto 2010, come risultato di colloqui tra il NI Prison Service e i rappresentati dei detenuti, fu raggiunto un accordo per porre fine alla pratica delle perquisizioni corporali prima di ogni visita, sia che si trattasse di familiari o di legali. Tuttavia, nel corso delle ultime settimane, circa 15 prigionieri stanno perseverando nella protesta dopo che un giudice aveva stabilito la legalità degli strip searches all’interno degli istituti penitenziari.
Il consigliere indipendente David Hyland ha affermato ai microfoni di UTV che il ministro della Giustizia David Ford sarebbe in possesso di informazioni che potrebbero portare alla conclusione della protesta. “Il ministro, crediamo abbia ricevuto una serie di informazioni  su questa situazione, che potrebbero  secondo noi chiarirla e portare questa protesta a termine”, ha dichiarato Hyland. “Lui ha avuto queste informazioni a partire dallo scorso gennaio e non ha fatto nulla da allora – la domanda per noi è ‘perché?’”.
In una dichiarazione rilasciata domenica, un portavoce del Prison Service ha dichiarato: “Il ministro della Giustizia David Ford si è incontrato, la scorsa settimana, con gli assessori a seguito alla loro recente visita a Maghaberry. Il NI Prison Service mantiene il suo impegno per la piena applicazione dei principi fondamentali dell’accordo raggiunto lo scorso agosto”.

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