The Five Demands

E’ il risultato di uno studio della Liverpool University su un campione di 2000 aventi diritto al  voto

Poco più di 2.000 persone sono state intervistate nel più grande studio sugli elettori, tra il 28 dicembre 2019 e l’11 febbraio. Il progetto, guidato dalla Liverpool University, è stato finanziato dall’Economic and Social Research Council.

Suzanne Breen nel suo articolo per il Belfast Telegraph spiega che ad oggi,  meno di un terzo dei nordirlandesi voterebbe per un’Irlanda unita. Se nell’immediato si tenesse un referendum, un 29% sosterrebbe l’unità irlandese, ma il 52% vorrebbe restare nel Regno Unito.

La chiave del successo nazionalista si potrebbe trovare in coloro che si definiscono “altro” e votano per Alliance, Greens e partiti minori. Ma quasi i tre quarti (73%) di coloro che si definiscono “altro”,  sarebbero a favore del restare nel Regno Unito e solo il 27% opterebbe per l’unità irlandese.

Rimuovento i “non so”, le cifre scendono dal 65% al ​​35% a favore del mantenimento dell’attuale posizione costituzionale dell’Irlanda del Nord.

Il sostegno alla riunificazione è stato più elevato tra gli elettori unionisti rispetto ai nazionalisti: 99% DUP e UUP, 92% Sinn Fein, 81% SDLP.

All richiesta di definire la propria identità nazionale, “irlandese” è stato il più popolare con il 35%. Il 34% ha affermato di essere britannico e il 23% si è identificato come irlandese del Nord.

Alla richiesta del proprio schieramento ideolgico, il 28% ha scelto unionista, il 25% nazionalista e il 40% non ha dichiarato nessuno dei due.

Il maggior pomo della discordia resta l’Irish Language Act con il 36% degli elettori a favore e il 32% contrario. Gli elettori di DUP e UUP si sono espressi ugualmente contrari alla legislazione con il 74% , mentre l’82% di elettori simpatizzanti Sinn Fein e il 77% dei sostenitori di SDLP hanno votato a favore. Gli elettori di Alliance sono stati per il 32% a favore e il 25% contrario.