PENSIONE ALLE VITTIME DEI TROUBLES: E’ LEGGE MA CON DELLE LIMITAZIONI

Il Segretario di Stato ha elogiato la tenacia degli attivisti delle varie campagne nate per vedere riconosciuti i diritti delle vittime dei Troubles
Il Segretario di Stato, Julian Smith ha reso omaggio alla determinazione degli attivisti, poche ore dopo aver firmato una nuova legislazione che garantirà un vitalizio alle vittime che hanno riportato ferite gravi e invalidanti.
Ma il fatto che il sostegno finanziario sia destinato alle sole persone ferite “non per colpa propria” ha suscitato polemiche.
Sia lo Sinn Féin che il gruppo Relatives for Justice hanno accusato il governo di creare una “gerarchia” di vittime e di provare ad imporre la propria versione del passato.
Più di 3.500 persone furono uccise durante i Troubles e il NIO ha stimato che altri 40.000 rimasero ferite durante più di 30 anni di violenza.
La legge arriva con un ritardo durato anni divergenze sul fatto che gli ex paramilitari potessero o meno beneficiare delle sovvenzioni.
Il vitalizio varierà da circa £ 2.000 a £ 10.000 all’anno, a seconda della gravità della disabilità.
“Per la prima volta, garantiremo anche che le pensioni possano essere trasferiti ai coniugi e agli accompagnatori che si prendono cura di coloro che convivono ancora con le loro ferite”, ha affermato Smith.
Riferendosi alle restrizioni del regime, ha aggiunto: “Un consiglio indipendente guidato da un giudice deciderà se i vitalizi debbano essere concessi laddove vi siano prove convincenti che non sarebbe appropriato.”
Le vittime ,aventi diritto, dovranno presentare domanda di pensione presumibilmente a partire dalla fine di maggio 2020.
In una dichiarazione di venerdì 31 gennaio, il Wave Trauma Center ha accolto con favore il sistema pensionistico per le vittime dei Troubles, dicendo che farà una “vera differenza” per chi ne beneficerà.
“Il Wave Injured Group ha portato avanti una campagna per oltre 10 anni al fine di ottenere il riconoscimento ufficiale del grande danno arrecato a persone gravemente ferite durante i Troubles”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Wave Sandra Peake.
“Vedere la legge entrare in vigore a Westminster è la testimonianza della tenacia e della resilienza del gruppo che ha combattuto una campagna spesso solitaria per conto di coloro che sono stati emarginati per troppo tempo”.