IL REGNO UNITO CELEBRA LA BREXIT SENZA IL BOTTO MA GEMENDO

Alle ore 23 del 31 gennaio, Regno Unito e Irlanda del Nord usciranno dall’Unione Europea
Dopo il periodo più tumultuoso della politica britannica del dopoguerra, la Brexit finalmente accadrà. Ma non lo farà con il botto, bensì con un gemito.
Il governo ha annunciato una serie di misure per celebrare l’occasione, tutte di dimensioni notevolmente ridotte considerando l’entità dell’evento, sottolineando ulteriormente quanto profondamente sia diviso il Paese. Il Regno Unito deve celebrare contemporaneamente la Brexit richiesta dalla nazione, senza alienare il 48% della popolazione che ha votato per rimanere nell’UE.
“Il 31 gennaio è un momento significativo della nostra storia. Il Regno Unito lascia la UE e riacquista la sua indipendenza”, ha affermato il governo in una dichiarazione per annunciare le celebrazioni.
“Il governo intende utilizzare questo momento per curare le divisioni, riunire le comunità e guardare avanti, al Paese che vogliamo costruire nel prossimo decennio”.
Il Regno Unito lascerà formalmente l’UE il 31 gennaio 2020. Seguirà poi un periodo di transizione fino al 31 dicembre 2020, un lasso di tempo necessario a negoziare un accordo di libero scambio globale.
L’Union Jack, sventolerà su tutti i pennoni intorno a Parliament Square, vicino alla House of Commons. Il governo incoraggerà gli enti locali a seguire l’esempio offrendo fondi per acquistare le bandiere a chi desideri aderire, ma lascerà loro la decisione finale.
Una fonte di Westminster ha lasciato trapelare che l’invito ad esibire la Union Jack: “non è solo per festeggiare la Brexit, ma ha anche lo scopo di celebrare l’identità nazionale in modo più ampio”.
Da parte sua, il Parlamento Europeo, a Brexit avvenuta, abbasserà la bandiera del Regno Unito fuori del suo edificio a Strasburgo e la consegnerà al museo House of European History.
Tratto da Anadolu Agency