BLAIR SULLA BREXIT: “IL NO-DEAL AVRÀ CONSEGUENZE DISASTROSE SUL PROCESSO DI PACE IN NORD IRLANDA”

Tony Blair non ha usato eufemismi: una no-deal Brexit porterebbe a “conseguenze “devastanti” per il processo di pace in Irlanda del Nord”
Un’uscita senza accordo (no-deal Brexit) “porterebbe inevitabilmente a un hard border che spaccherebbe l’isola d’Irlanda e il Regno Unito”: queste le parole di Tony Blair, da sempre dichiaratamente a favore della fazione del Remain.
“Un confine del genere, che sarebbe molto, molto duro, va contro il Good Friday Agreement e causerebbe una spaccatura nel Regno Unito”, ha aggiunto, senza dimenticare di sottolineare la pericolosità di un’uscita no-deal per l’economia britannica.
L’ex Primo Ministro, che sostiene in prima linea l’ipotesi di un secondo referendum sulla permanenza nell’UE, ha aggiunto: “Ci sono due alternative. La prima è una soft Brexit, quella che sta cercando di suggerire Jeremy Corbyn [leader dei Labouristi, ndr], e la seconda è la hard Brexit sostenuta da Boris Johnson e Nigel Farage.
“Una decisione, su quale delle due strade perseguiremo, va presa prima che il Regno Unito esca dall’UE, in quanto, ha affermato, “una mancanza di chiarezza si tradurrebbe in una mancanza di chiusura”.
“E per il Paese”, ha aggiunto, “uscire senza sapere quale Brexit si stia attuando, come vuole Theresa May, sarebbe una cosa incredibilmente sciocca da fare. Dobbiamo sapere dove siamo diretti, prima di andarcene”.
Notizia tratta da The Irish Independent